Giovedi, 23 Gennaio, 2025
Nel 1494 il Re Manuel I diventò Re dopo la morte del padre, il Re Joao di Portogallo. Egli decise di sposare Isabella di Spagna per legittimare e solidificare la sua posizione. Tuttavia il monarca Spagnolo pretese che il Portogallo esiliasse gli Ebrei abitanti del paese (molti dei quali erano scappati dall’espulsione Spagnola nel 1492), come condizione al matrimonio. Manuel accettò e firmò il contratto di matrimonio; cinque giorni dopo nel 23 Tevet 5257, emise un decreto che concedeva 11 mesi di tempo agli Ebrei del paese di lasciare il Portogallo.
Il Re Manuel apprezzava il contributo economico che gli Ebrei portavano al suo paese ed era insoddisfatto della perdita economica che sarebbe accaduta per via dell’espulsione, perciò escogitò un metodo per tenerli in Portogallo, come Cristiani. Egli istruì gli Ebrei di lasciare il paese tramite uno dei tre porti del paese, ma in seguito premise loro solo di uscire via Lisbona. In Ottobre del 1497, migliaia di Ebrei radunati al porto per lasciare il paese, furono battezzati a forza. Molti decisero di rimanere lì mantenendo la loro identità ebraica segreta, essi furono chiamati Marranos.
Da allora la famigerata Inquisizione perseguitò, torturò e bruciò al rogo migliaia di ‘Marrani’, in Spagna, Portogallo e le loro colonie per 350 anni.