Lunedi, 21 Kislev, 5784
Il 21 Kislev dell'anno 3448 (313) ci fu un incontro storico tra Shimon il Tzaddik e Alessandro Magno di Macedonia.
I Samaritani, accerrimi nemici degli Ebrei, avevano convinto Alessandro che gli Ebrei rifiutarono di mettere la sua immagine del Tempio come forma di ribellione e che il Tempio dovrebbe essere distrutto. Il Cohen Gadòl, sommo sacerdote, all'epoca era Shimon il Tzaddìk, l'ultimo degli Uomini della Grande Assemblea che ricostruì il Tempio Santo e diede nuova vita all'Ebraismo con la guida di Ezra.
Il 21 di Kislev Alessandro marciò verso Gerusalemme con il suo esercito, Shimon, vestito con le vesti del Sommo Sacerdozio e accompagnato da una delegazione di dignitari Ebrei, gli andò incontro. I due gruppi si incontrarono all'alba. Quando Alessandro vide il volto di Shimon, smontò dal suo cavallo e inchinò il capo in segno di rispetto, spiegando ai suoi uomini che spesso aveva visioni di un uomo simile che lo guidava in battaglia. Shimon il Tzaddìk portò l'imperatore al Tempio e gli spiegò che l'Ebraismo proibisce idoli, egli offrì di dare il nome a tutti i figli maschi nati ai cohanìm quell'anno, Alexander, come segno di lealtà verso di lui (è così che Alexander diventò un nome Ebraico comune). Il complotti dei Samaritani fu sventato e il 21 di Kislev fu dichiarato giorno di festa. (Talmud Yoma 69a)
Secondo un'altra versione, questo episodio accadde il 25 di Tevet.
Il Rebbe di Satmar, Rabbi Yoel Teitelbaum (1887-1979) fu salvato dal campo di concentramento Bergen-Belsen insieme ad altri 1368 Ebrei, grazie agli sforzi di Rudolf Kastner, capo delle operazioni di salvataggio Sioniste in Ungheria (un altro gruppo di 1686 Ebrei fu portato in salvo il 29 di Av). La comunità Satmar festeggia il 21 di Kislev come un giorno di ringraziamento.