Originariamente l'epistola Katonti terminava con le parole "spirito trattenuto".
Più tardi, il nostro Maestro, l'Alter Rebbe, disse tre volte a Lyozna il maamar "Come l'acqua riflette il volto" seguendo l'interpretazione di Rashì e non del Targùm.
Poi aggiunse: "forse, attraverso questo, D.o lo darà nel cuore dei loro fratelli "come l'acqua riflette il volto".
Così facendo ha impiantato dei tratti caratteriali fini nei chassidìm.
Non inserendo le tre parole b'midat emet leYaakòv ("secondo l'attributo della Verità in Yaakov") , avrebbe coinvolto altri cinquantamila chassidìm.
Ma il Rebbe chiede il tratto della verità.