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La Mitzvà del Giorno

Giorno 318: Precetto negativo 279, 277, 275, 278, 273

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Mitzvà negativa 279
Pietà per una persona che ha ucciso o menomato altri

"E il tuo occhio non avrà pietà"—Deuteronomio 19:21.

Un giudice non può avere pietà ne mostrare clemenza verso un imputato che ha ucciso o menomato un'altra persona. Non può dire, "Questo poveraccio ha amputato il braccio del suo prossimo involontariamente, o ferito il suo occhio," e poi mostrare clemenza per il risarcimento dovuto. Lo stesso vale riguardo in casi di reati capitali.

Mitzvà negativa 277
Dare la preferenza a un imputato bisognoso

"Non darai la prefernza a un uomo povero nella sua causa"—Esodo 23:3.

Un giudice non può avere pietà di un querelante indigente ed emettere una sentenza a suo favore. Al giudice è proibito pensare, "Questo querelante è povero, e sia la persona benestante (che lo sta citando in giudizio) che io siamo obbligati ad occuparci del suo sostentamento. Perciò delibererò a suo favore di modo che avrà ciò che gli serve in modo dignitoso."

Invece, un giudice non può distinguere tra una persona ricca o una persona bisognosa, e se la persona è colpevole secondo la legge, deve dichiararlo colpevole e ordinare che paghi il dovuto.

Mitzvà negativa 275
Preferenza a un querelante

"Non darai preferenza a una persona importante"—Levitico 19:15.

Durante un processo, un giudice non può mostrare favoritismo verso uno dei querelanti, anche se la persona è molto rispettata. Il giudice non può dargli onore né nessuno segno di preferenza.

Mitzvà negativa 278
Condannare un querelante malvagio

"Non ostacolerai il corso della giustizia di un povero per la sua causa"—Esodo 23:6.

Un giudice non può dare una sentenza contro un querelante perché è noto che è un peccatore malvagio. Nelle parole dei nostri Saggi, "Una persona giusta e una persona malvagia stanno davanti a te per un processo. Non puoi dire, "siccome egli è malvagio, darò una sentenza contro di lui'".

I Saggi interpretano la parola "povero" nel verso sopra citato, come "povero di buone azioni".

Mitzvà negativa 273
Amministrare la giustizia

"Non farai nessuna iniquità durante un giudizio"—Levitico 19:15.

A un giudice è vietato alterare la giustizia, pertanto non può deviare dalla legge della Torà per quanto riguarda il verdetto del caso che sta giudicando.

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