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La Mitzvà del Giorno

Giorno 313: Precetto positivo 176; Precetto negativo 284; Precetto positivo 175

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Mitzvà positiva 176
Stabilire un sistema giudiziario

"Nomina giudici e ufficiali in tutte le tue porte"—Deuteronomio 16:18.

È mitzvà nominare giudici che attueranno i precetti della Torà e faranno si che coloro che deviano dalla retta via, osservino le mitzvòt. Essi daranno ordini riguardo al fare del bene, ammoniranno la gente di non fare del male e puniranno chi trasgredisce. Questo affinché l'osservanza delle mitzvòt della Torà non sia alla discrezione di ogni individuo.

In questa mitzvà è inclusa la fondazione di una gerarchia giudiziaria.

  • Va stabilita una corte di 23 giudici in ogni città che ha i minimi abitanti requisiti. Questa corte, chiamata sanhedrei ketanà (una "corte piccola"), si riunisce davanti alla porta della città. Una città che non ha abbastanza abitanti, dovrebbe avere almeno una corte composta di 3 giudici, che presiedono su questioni minori e invia questioni più importanti alla corte superiore. Le corti locali nominano ispettori per monitorare i mercati ed assicurare che tutte le persone trattano affari con onestà di modo che non vengano commesse nessun tipo di ingiustizie.
  • Ogni tribù ha la sua "corte suprema"."
  • A Gerusalemme siedi la bet din hagadòl (la "corte suprema") che include 70 giudici oltre al capo giudice. Questo individuo è anche noto come il Nassì. Questa corte si riunisce in un locale designato per esso nel Bet Hamidkash.

Mitzvà negativa 284
Nominare un giudice non qualificato

"Non privilegiare alcune persone nel giudizio [a favore di altre]."—Deuteronomio 1:17.

È proibito alla Corte Suprema Rabbinica o il Resh Galuta, nominare un giudice che non esperto nella saggezza della Torà, anche se l'individuo ha altre qualità.

Ad esempio, non si può dire, "Nominerò questo individuo perché è bello, potente, un mio parente, mi ha prestato soldi o parla molte lingue." Un incaricato del genere probabilmente ostacolerà la giustizia, non per malignità ma per ignoranza.

Piuttosto, per tutte le nomine dal punto di vista della Torà, si prende in considerazione solamente la conoscenza della Torà e i suoi precetti e divieti e che il suo comportamento personale sia consono alla sua conoscenza.

Mitzvà positiva 175
Attenersi alla decisione della maggioranza

"Seguire la maggioranza"—Esodo 23:2.

È mitzvà seguire l'opinione della maggioranza quando c'è un disaccordo tra i saggi riguardo qualsiasi legge della Torà. Questa mitzvà si applica anche a giudizi tra querelanti, se non c'è un consenso tra i giudici locali riguardo a quale parte è nel giusto o meno.

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La parashà
Parshah
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