Parlando del dono della Torà il Talmùd dice: "benedetto sia D-o che ha dato una triplice Torà a un triplice popolo, tramite un nato terzo nel terzo giorno del terzo mese" (TB Shabbàt 88a). Ossia, la Torà include il Pentateuco, i Profeti e gli Agiografi, il popolo è diviso in tre: kohanim, leviti e israeliti. Moshè era il terzo figlio, dopo Miriam e Aharon. Il dono della Torà accadde nel terzo mese (Sivàn) al terzo giorno dalla interruzione di relazioni coniugali come preparazione al dono della Torà.

È chiaro che al numero tre viene attribuita una grande importanza. Per quale motivo? Il numero tre è quello che simbolizza la possibilità di fare pace. Poiché quando c'è solo uno, che sia persona o idea, non ci sono dubbi né discussioni. Mentre quando esiste il due è chiaro che c'è un contrasto perchè non sono uguali (se fossero uguali sarebbero considerati "uno"). Quando vi è un "terzo" vuol dire che sia aggiunge qualcosa che i primi due non avevano.

Lo scopo del terzo quindi è quello di creare un compromesso tra i due precedenti per arrivare a fare pace. Ma la pace del terzo non è semplicemente una decisione di accettare uno dei due e scartare l'altro. Una delle regole per lo studio della Torà è che quando ci sono due versetti che si contraddicono si trova un terzo che risolve il problema.

Questo terzo non annulla nessuno dei due versetti-fanno parte della Torà!-ma ci illumina sulla spiegazione profonda dei versetti in modo che non c'è più contradizione. La terza opinione decisiva è una nuova opinione più profonda con la quale possono essere d'accordo anche le due opinioni precedenti.

Un esempio dalla nostra vita: Abbiamo due "opinioni" dentro di noi, l'inclinazione verso il bene e quella verso il male. La terza forza, quella della risoluzione e la decisione, riconosce la raison-d'être profonda di tutti e due i punti di vista. Il vero scopo dell'inclinazione verso il male non è di fare sbagliare l'uomo ma di metterlo alla prova in modo che possa scegliere il bene nonostante le tentazioni al contrario. Quindi le due inclinazioni del uomo hanno lo stesso scopo: portarlo a fare del bene e a portare una vera unità dentro di sé e nell'ambiente nel quale si trova.

Basato sulle opere del Rebbe di Lubavitch זי"ע