Attraversando il Mar Rosso

Sono rimasta senza fiato! Mi chiamo Sara - non posso ancora credere quanto è avvenuto. Solo quattro giorni fa abbiamo lasciato Mitzraim, l'Egitto, - finalmente liberi dalla terribile schiavitù degli Egizi! Dopo l'ultima piaga, quando tutti i primogeniti egizi morirono, il Faraone stesso non vedeva l'ora di liberarsi di noi. Infatti egli stesso ci scortò fuori da Mitzraim - e poi - poi improvvisamente voleva che ritornassimo! Mandò il suo potente esercito, con cavalli, carri di battaglia ed i più forti soldati del mondo, per farci tornare in Egitto. E noi eravamo là - bloccati senza poter andare da nessuna parte!

Di fronte a noi era il Yam-Suf, il Mar Rosso che anche il più forte tra noi non avrebbe potuto attraversare a nuoto! Dietro di noi avanzava l'esercito del Faraone e si avvicinava sempre di più. Potevamo sentire il rumore delle ruote dei loro carri che stridevano sulle pietre. Ai nostri fianchi c'era il deserto desolato, pieno di serpenti, scorpioni e belve feroci. Che cosa potevamo fare?

Gli Egizi ci avevano quasi raggiunti. Alcuni dicevano che dovevamo affrontarli in combattimento, altri dicevano che dovevamo buttarci in acqua e avere fiducia in D-o che ci avrebbe salvati. Altri ancora sostenevano che avremmo dovuto impaurirli con urla di guerra - ed altri infine erano dell'opinione che avremmo dovuto arrenderci e ritornare indietro! Ringraziamo D-o che avevamo come capo Moshè Rabeinu, Mosè. Egli era l'unico che poteva dare fiducia e fede ad ognuno. "State pronti!" disse, "Adesso vedrete come D-o vi libererà!"

Pregammo fervidamente D-o di salvarci, aveva già fatto per noi tanti miracoli in Egitto e sicuramente ci avrebbe salvati. Improvvisamente Moshè lasciò il suo bastone ed alzò le braccia, ed i venti iniziarono a soffiare. Gli Egizi erano ormai molto vicini a noi ed iniziarono a lanciarci frecce. Ma avvenne una cosa miracolosa! Le nubi di gloria che ci avevano protetti e che ci avrebbero guidati attraverso il deserto, si sollevarono, tornarono indietro, bloccarono il loro cammino e deviarono le loro frecce.

Infine, le nubi oscurarono talmente la luce per gli Egizi che questi non poterono più muoversi! Dalla nostra parte, invece, le nubi erano sfavillanti di luce, come se fosse pieno giorno. Gli Egizi ci vedevano, ma non potevano fare assolutamente nulla.

Nel frattempo il vento soffiava sempre più forte - e ci venne ordinato di avanzare - direttamente nel mare!

Chi sarebbe andato per primo? Ognuno aspettava che l'altro si muovesse. E poi Nachshon ben Aminadav della tribù di Yehudà saltò nell'acqua ed avanzò finché era talmente profonda, che gli arrivava al naso! Allora chiamò D-o: "Salvami, D-o, le acque stanno per sommergermi!"

Subito molti altri entrarono in acqua. Io ero soltanto una piccola bambina, ma seguii la mia famiglia.

"Per favore, D-o salvaci presto!" mi misi a gridare.

Ancora non posso credere a quello che avvenne dopo. Improvvisamente non c’era più il bagnato! Le acque se ne erano semplicemente andate - formando una parete ai nostri fianchi. Era solida - come il vetro! Oggi sappiamo che in quello stesso momento tutte le acque del mondo si erano divise alla stessa maniera. In ogni oceano, in ogni lago e fiume, in ogni torrente e canale, perfino in ogni pozzanghera - e in ogni scodella di brodo!

Tutti videro il miracolo - ed allora tutti nel mondo seppero che D-o è il vero padrone di tutto l'universo. Certo, noi questo lo sapevamo. In effetti, noi bambini lo sapevamo per primi. Perfino mio fratello, piccolino, che non sa ancora nemmeno parlare, puntò il dito verso il cielo e disse "Zè!", che significa "Questo!". Questo è il nostro D-o che fece tutti questi miracoli per noi!

Il mare si aprì in 12 passaggi. Ogni tribù ebbe il suo passaggio, però potevamo vederci attraverso le pareti. Era tutto bello asciutto, come passeggiare su un marciapiede. Da entrambe le parti, ed anche sopra le nostre teste, le pareti del mare formarono una galleria, molto spaziosa. La colonna di fuoco illuminava tutto come un milione di candelabri!

Alberi da frutta e perfino caramelle spuntarono dalle pareti del mare e potevamo cogliere e mangiare quanto volevamo. Quando ci veniva sete dovevamo soltanto toccare la parete con un dito e ne usciva acqua dolce, come da una fontana di acqua potabile. Quando terminavamo di bere, l'acqua smetteva di scorrere e la parete tornava nuovamente dura.

Nel frattempo gli Egizi stavano ancora inseguendoci. Ma improvvisamente benché le acque formassero ancora un passaggio asciutto per noi, iniziarono a chiudersi sopra gli Egizi con possenti e poderose ondate. Stavano annegando. Tutti i soldati Egizi rimasero intrappolati. Essi avevano volute annegare i nostri neonati quando eravamo schiavi in Egitto ed ora D-o li puniva nello stesso modo. Malgrado tutto ero triste per questo, infatti la mamma m disse che perfino D-o è triste quando le sue creature devono morire.

Infine arrivammo sull'altra sponda. Quanto era grande il miracolo che Hashem aveva fatto per noi. Moshè ci insegnò un canto per ringraziare Hashem per averci fatti uscire dall'Egitto. Gli uomini ballavano da una parte e le donne dall'altra. E sapete? I nostri canti e le nostre danze erano più belli di quelli degli uomini perché avevamo con noi i nostri strumenti musi cali grazie alle nostre mamme! Esse sapevano da sempre che Hashem ci avrebbe salvati dall'Egitto e non persero ma la speranza. Anche se avevamo dovuto lasciare l'Egitto in fretta e furia, al punto che le nostre matzot non poterono essere cotte completamente, le nostre mamme avevano pronti gli strumenti musicali.

Si dice che gli angeli ci volevano copiare, anch'essi volevano cantare e desideravano essere i migliori, ma Hashem disse loro: "No! Desidero prima sentire il mio popolo che canta per me."

Cosi dovettero attendere mentre noi tutti, perfino i bambini piccini che non sapevano ancora camminare o parlare cantavamo ad Hashem.

Ora siamo in cammino per ricevere la Torà, per studiarla per poter osservare le sue mitzvot, poi andremo in Eretz Yisrael Tante cose sono accadute in cosi breve tempo, che ancor non riesco a rendermene conto.

Auguro a tutti un Pesach felice e kasher!!!