Come Mai Rabbi Shimon visse in una grotta per tredici anni?

C'era una volta una discussione tra Rabbi Shimon, Rabbi Yehudà e Rabbi Yossè. Rabbi Yehudà elogiò l'opera dei Romani che ricostruirono la terra d'Israele (dopo averla distrutta). Rabbi Shimon protestò, dicendo che essi l'avevano fatto per motivi egoisti. Infatti avevano costruito ponti per riscuotere i pedaggi eccetera. Rabbi Yossè rimase in silenzio.

Questa discussione giunse all'attenzione delle autorità Romane che dissero: "Rabbi Yehudà, che elogiò Roma sarà il rabbino più importante degli altri rabbini, sarà il primo a parlare a tutti i raduni. Rabbi Yossè, che rimase zitto, sarà esiliato. Rabbi Shimon, che parlò contro Roma, verrà ucciso.

Rabbi Shimon perciò ‎si nascose in una grotta per dodici anni con suo figlio Rabbi Elazar, fino a quando non temeva più per la sua sicurezza, e poi vi tornò per un altro anno.

Come occuparono il loro tempo e come mangiarono nella grotta per 13 anni?

Miracolosamente, un ruscello d'acqua e un albero di carrube apparvero fuori dalla grotta e in questo modo essi riuscirono a mangiare e sostenersi. Per il resto essi vissero una vita totalmente spirituale, immersi nello studio della Torà. Si crede anche che Rabbi Shimon scrisse lo Zohar durante questo periodo. Basato su Talmud Shabbat 33b

Rav Yossi Marcus per gentile concessione di Askmoses.com