Risposta: La Torà ci è stata data nel sesto giorno di Sivàn (secondo un’opinione minoritaria del Talmùd, era il settimo giorno). È scritto nel Talmùd, Shabbàt 86b, che la Torà ci è stata data di Shabbàt. Il Sign-re Si rivelò al popolo Ebraico nel giorno di riposo nazionale e disse i Dieci Comandamenti. È giusto che la Torà, che porta pace ed armonia a chi la segue e, per estensione, al mondo intero, sia stata data nel Giorno del Riposo.

Nonostante non sia scritto esplicitamente nel versetto, il Talmùd deduce questo fatto dal versetto, usando un metodo conosciuto come ghezerà shavà, ovvero, si paragonano due versi che hanno una terminologia particolarmente simile.

Il versetto dice: “Ricorda questo giorno durante il quale hai lasciato l’Egitto, la casa della prigionia” (Esodo 13,3). Queste parole furono dette da Moshé agli Israeliti nel giorno dell’Esodo.

Nei Dieci Comandamenti invece, ci è stato detto “Ricorda il giorno dello Shabbàt” (Esodo 20,8). Da notare le parole quasi identiche che ci insegnano che questo verso è anch’esso stato detto nel giorno in questione, ovvero di Shabbàt.

A proposito, ora che abbiamo un calendario fisso, il primo giorno di Shavu’òt, il 6 di Sivàn, non può mai capitare di Shabbàt ma solo di Domenica, Lunedì, Mercoledì o Venerdì.

Di Rav Menachem Posner per gentile concessione di Chabad.org