Botta: Secondo il Midràsh, D-o diede un’opportunità a tutti i popoli di ricevere la Torà, come è possibile quindi che siamo considerati i ‘prescelti’?
Risposta: Il racconto del Midràsh (Sifri, Deuteronomio 343), che descrive come D-o offrì la Torà a tutti gli altri popoli che si rifiutarono di riceverla per poi offrirla ai Figli d’Israele che l’accettarono subito e inequivocabilmente, andrebbe approfondito meglio. Infatti il Sign-re scelse i discendenti di Avrahàm come Luce per le Nazioni e come popolo che avrebbe ricevuto la Torà fin dall’inizio dei tempi.
Nonostante ciò, Egli la offrì anche alle nazioni affinché anch’esse avessero l’opportunità di accettare la Torà se lo avessero desiderato. Allo stesso tempo, il Sign-re sapeva che i popoli avrebbero rifiutato il dono. In questo modo era chiaro a tutti che il Sign-re era equo e che i popoli non potevano più lamentarsi di non aver ricevuto la Torà.
Infatti, secondo il Talmùd, quando verrà il Mashiach, i popoli del mondo si lamenteranno ulteriormente per il fatto che gli Ebrei hanno ricevuto la Torà e per la ricompensa che riceveranno nell’era Messianica. A quel punto il Sign-re ricorderà loro che è stata loro concessa un’opportunità sulla quale hanno deciso di soprassedere perché hanno deciso che i piaceri materiali sono più importanti per loro, e che quindi le loro lamentele non hanno una motivazione giustificata.
Di Chana Weisberg, per gentile concessione di Chabad.org
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