Il Sign-re comunica le leggi dell’anno sabbatico a Moshè, sul monte Sinai. Ogni sei anni si dovrà cessare di lavorare la terra e i prodotti saranno a disposizione di chiunque durante il settimo anno.

Dopo sette cicli di sette anni ciascuno, ricorre il giubileo, yovèl, durante il quale non si lavora la terra, gli schiavi vengono liberati e le proprietà ancestrali vendute tornano in possesso dei proprietari originari. La parashà elenca anche le leggi riguardanti la vendita di terreni e le proibizioni contro la frode e l’usura.

Il Sign-re promette che se il popolo d’Israele osserverà i Suoi comandamenti, essi godranno di prosperità e vivranno nella loro terra in pace. Il Sign-re ammonisce che colui il quale si azzardi a rescindere il patto stretto con D- sarà punito con l’esilio, persecuzioni e altre pene. Ciononostante, “Anche quando essi si troveranno in terre nemiche, Io non li rinnegherò né li aborrirò per distruggerli…poiché Io sono il Sign-re, loro D-o”.

La parashà termina con un elenco di regole per il calcolo del valore delle varie promesse fatte al Sign-re.