Il racconto dell’esodo degli ebrei dall’Egitto sembra essere accompagnato da un fiume. Moshè incontra il faraone quanto costui si reca al fiume la mattina, alcune piaghe colpiscono il fiume o derivano da esso, e così via.

In realtà gran parte della cultura egizia dell’epoca era centrata sul fiume.

Questo per il semplice fatto che il sostentamento – l’acqua e l’irrigazione – veniva dal fiume. Con il tempo il fiume stesso diventò oggetto di culto ed era proprio il contrastare questa idea che fu uno degli obbiettivi delle piaghe; ovvero quello di fare capire al Faraone e agli egiziani che vi è solo un D-o.

Il Faraone, da parte sua, voleva invece che i bimbi ebrei venissero gettati nel fiume. A parte la brutalità di questo atto vi è anche un male più subdolo: “Fate vivere le femmine” disse il Faraone alle levatrici ebree, una frase che sembra benevola ma nasconde un intento non meno pericoloso della prima parte, e cioè che lo stesso fiume – culturale – che uccide i maschi fà vivere le femmine. Ossia egli voleva che venissero educate con la cultura e il culto del fiume e che non siano più in grado di mantenere un’identità distinta, quella loro.

Ebbene, come non pensare al miracoloso ammaraggio sul fiume Hudson nel cuore di New York? (Ndr Il 15 Gennaio 2009 un aereo della US Airways effettuò un ammaraggio d'emergenza nel fiume Hudson, grazie a D-o non vi furono vittime)

Come disse il Ba’al Shem Tov, ogni cosa che una persona vede o sente può essere usufruita per trarrne una lezione nel proprio servizio divino.

Atterrare su un fiume sembrava impossibile tuttavia è realmente accaduto.

Pensiamo a tutte le cose che consideriamo “impossibili” e vediamo se possiamo fare qualche miracolo anche noi…