Domanda: Durante un anno embolismico del calendario ebraico, nel quale ci sono due mesi di Adàr, il primo Adàr è il 12° mese, ed il secondo Adàr il 13°, e Purìm è celebrato nel secondo Adàr. Tuttavia, giudicando dai versetti della Meghillà (3:7 e 9:1), dove il 12° mese è menzionato in connessione agli eventi di Purìm, sarebbe più opportuno commemorarli nel 12° mese di tutti gli anni, anche quelli embolismici. Perché invece celebriamo Purìm nel secondo Adàr?
Risposta: Questa domanda meritò l'attenzione dei nostri Savi nel Talmud, che dichiararono che la festa di Pèsach, che celebra la redenzione del nostro popolo dalla schiavitù in Egitto, era il prototipo dei miracoli come quello di Purìm. Le due commemorazioni, anche se riferenti a differenti periodi della nostra storia, devono essere considerate un tutt'uno e ravvicinate il più possibile l'una all'altra. Per questo, Purìm si celebra nel mese che precede Nissàn, il mese in cui cade Pèsach, anche durante un anno embolismico.
Parliamone