Domanda: La Meghillà è svolta e piegata come una lettera prima di esser letta, la qual cosa non si fa col rotolo della Torà. Perché questa differenza?

Risposta: Per ricordare l’Igheret (9:29), la lettera ufficiale inviata da Mordechai ed Estèr, che proclamava la liberazione del suo popolo dal perverso piano di Haman, e che proclamava la Festa di Purim da osservarsi da parse di tutti gli Ebrei in ogni generazione.

Un’altra riposta è che aprendo la Meghillà in tutta la sua lunghezza è come se si rendesse ancor più ampia la divulgazione del miracolo.



Domanda: Ho notato che, nella lettura dei passaggi della Meghillà dove sono nominati i dieci figli di Haman (9:7 - 9:9), questi nomi sono letti in un sol fiato, senza alcuna interruzione. Perchè?

Risposta: Il Talmud dice che questa pratica ricorda che essi furono impiccati tutti insieme, simultaneamente. Cosi come Haman, loro padre, voleva distruggere tutti gli Ebrei in una sola volta, nello stesso modo egli fu castigato, e così i suoi dieci figli furono impiccati insieme.



Domanda: Considerato il fatto che le donne sono esenti da quei precetti positivi la cui osservanza è legate ad un tempo fisso, perché allora sono obbligate ad ascoltare la lettura della Meghillà a Purim?

Risposta: Perché anche esse si salvarono dall'odioso decreto di Haman.

Inoltre, fu una donna — Ester —che ebbe il ruolo decisivo nel miracolo di Purim.



Domanda: Ascoltando la lettura della Meghillà, osserviamo che quattro versetti (2:5, 8:15, 8:16, 10:3), sono letti ad alta voce dalla congregazione. Perché?

Risposta: Si pensa che questa pratica fu introdotta per mantenere l'attenzione dei presenti (specialmente i giovani) sulla lettura della Meghillà. Anche perché cosi si giunge ad una descrizione più esaltante degli eventi miracolosi di Purim.



Domanda: Giacché a Purim si legge la storia del miracolo di Purim nella Meghillà, pubblicamente, perché non si legge la Meghillà di Antioco durante Chanukà, la quale descrive gli eventi ed i miracoli della lotta degli Asmonei?

Risposta: La Meghillà di Antioco non fa parte delle nostre Sacre Scritture. È solo un reportage storico degli avvenimenti miracolosi di Chanukà. Difatti il Talmud spiega che fu solo dietro specifica richiesta della Regina Ester che i Saggi decisero di includere la Meghillà d'Ester tra le Sacre Scritture, con la clausola speciale che sarebbe stato l'ultimo libro nel nostro Codice Sacro. Per questo, giacché i fatti di Chanukà ebbero luogo in un'epoca più tarda della nostra Storia, la Meghillà concernente Chanukà non poteva più essere inclusa nelle Sacre Scritture.



Domanda: Qual'è l'origine dell'usanza di contribuire con tre monete da mezzo shekel prima della lettura della Meghillà?

Risposta: L’usanza si basa sul fatto che il versetto (Esodo. 30:13) che riporta la mitzvà del mezzo shekel è menzionato tre volte nella Torà. Questo costume era obbligatorio nei giorni del Mishkàn, il Santuario; al giorno d’oggi si osserva come atto simbolico, per ricordare gli usi dei nostri antenati ed anche perché Haman pagò il permesso di distruggere il popolo ebraico, sotto forma di mezzo shekel a testa.