Domanda: Come hanno fatto gli Ebrei a mantenere la loro fede nonostante la Shoà?
Risposta: La Shoà è stata una tragedia enorme, tanto che è difficile per le nostre menti rapportarsi alla cifra di sei milioni. La tua domanda ha centrato il bersaglio; secondo la logica nessuna fede o tradizione può sopravvivere a una tragedia di tale portata. Non c’è modo di ricostruire dopo una devastazione simile.
Tuttavia l’ebreo è diverso poiché la sua fede non dipende da cose che hanno un senso. La sua fede non va e viene poiché non ruota attorno a circostanze o fattori esterni ma è incorporata nel suo essere in maniera innata. Un ebreo crede. Punto.
Un Ebreo è cosciente del fatto che ci sono molti eventi che accadono nel mondo che non comprendiamo, esseri mortali non possono aspettarsi di afferrare le vie del loro Creatore infinito.
Un Ebreo non si dispera mai. Egli sa che, a differenza dei Romani, dei Greci, dei Persiani e dei non così antichi Nazisti, egli è ancora qui per testimoniare la storia. Il Sign-re gli ha promesso che egli sarà sempre in vita. Egli si appiglia a questo giuramento nei momenti difficili e quando deve affrontare sofferenze e tribolazioni.
Un Ebreo ha fede. Egli sa che spesso il buio è più fitto prima dell’alba. Egli crede che da un giorno all’altro il mondo sarà nuovamente colmo di luce. Il suo popolo verrà redento e tornerà nella sua terra natia in un'era di pace, unità e rivelazione Divina.
Rav Yisroel Cotlar per gentile concessione di Chabad.org
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