Risposta: È scritto nella Torà: "Quando metterai sotto assedio una città per molti giorni per fare guerra contro di essa e conquistarla, non distruggerai i suoi alberi brandendo un’ascia contro di essi, poiché puoi mangiare da essi ma non tagliarli”, Deuteronomio 20:19. Questa proibizione si riferisce al tagliare o sradicare un albero da frutta se non si ha un motivo valido per farlo. (Maimonide Leggi dei Re 6:8)

Che cosa è considerato un motivo 'accettabile'? La risposta non è molto chiara. Alcune autorità halachiche asseriscono che la proibizione si riferisce solamente alla distruzione insensata, tuttavia se si ha bisogno dello spazio che l’albero occupa è permesso. Altre autorità proibiscono il tagliare alberi da frutta allo scopo di aver spazio per passeggiare ma lo permettono se lo spazio serve per costruirci abitazioni. Altre autorità sono ancora più rigorose, dicendo che l'aver bisogno dello spazio non è un motivo sufficiente; essi asseverano che si può tagliare un albero da frutta solamente se sta danneggiando il terreno e quindi anche gli alberi o le vigne che sono più preziose.

(Vedi Codice delle Leggi, Yore Dea 116)

Visto e considerato la varietà di opinioni al riguardo, consiglio di consultarsi con il proprio rabbino di riferimento per parlare dei dettagli della propria situazione, poiché ci sono molti fattori da considerare.

È interessante notare che i rabbini hanno allargato il concetto che sta alla base di questo precetto, conosciuto in ebraico come ba’al tashchìt, includendo qualsiasi atto di spreco o distruttivo su oggetti di cui l'uomo può beneficiare.

A livello più profondo, questa mitzvà ci ricorda l'importanza di non sprecare il nostro tempo e le nostre risorse preziose affidateci dal Sign-re. Inoltre, esso evidenzia il nostro compito di fare attenzione alla natura e l'ambiente che ci circonda.

Rav Eliezer Danzinger per gentile concessione di Chabad.org