NDE: Questo numero va in stampa il giorno dopo gli attacchi terroristi a Mumbai, presentiamo quindi il seguente articolo, scritto in origine in seguito agli attacchi terroristi dell'11 di Settembre negli USA.

Una ricerca recente ha scoperto che un bambino americano su quattro teme che il problema maggiore negli USA è la possibilità di un altro attacco terroristico. Anche i bambini piccoli sono preoccupati, seppure a un livello minore. Considerato che la maggior parte degli adulti ha lo stesso timore, che cosa possiamo dire ai nostri figli? Come possiamo dare loro un senso di sicurezza e rispondere alle loro domande?

Ci sono due cose che noi genitori possiamo fare per i nostri figli. La prima è rafforzare il senso di amore e sicurezza nelle nostre case. Diversi studi provano che bambini che ricevono un abbraccio in più e la sensazione di amore e sicurezza all'interno del loro nucleo famigliare riescono poi a gestire meglio ciò che può accadare loro nel mondo esterno. La seconda cosa che possiamo fare è insegnare ai nostri figli che possono fare delle azioni concrete per proteggere se stessi: possiamo spiegare loro che purtroppo il terrorismo esiste e, di conseguenza è necessario essere attenti e vigili; possiamo sensibilizzarli ad essere più coscienti dei loro dintorni e di avvertire un adulto se vedono qualcosa di sospetto. Possiamo aiutarli a capire che le varie leggi della sicurezza esistono per proteggerci, e sono regole che vanno quindi rispettate ed apprezzate. Tutto questo dovrebbe aiutare i bambini a sentire un qualche senso di controllo su una determinata situazione.

Inoltre, a un altro livello dovremmo far notare ai nostri figli che nonostante non abbiamo un controllo totale sul terrorismo, abbiamo si il potere di controllare la nostra reazione. Abbiamo la scelta di reagire al male con il male oppure di reagire al male con qualcosa di positivo. Molte persone che sopravvivono ad attacchi terroristici usano l'esperienza come un tramplino di lancio per azioni positive, ad esempio, numerosi enti di beneficenza sono stati costituiti dopo l'11 di Settembree sono iniziative che hanno coinvolto sia i bambini che gli adulti.

A un altro livello ancora è importante discutere con i nostri figli riguardo sul perché siamo stati creati e perché ci troviamo in questo mondo, sul fatto che il Sign-re ci ha creati con lo scopo di fare buone azioni in questo mondo. Quando i bambini comprendono che ogni persona è stata creata per perseguire uno scopo, diventano meno ansiosi riguardo al "sé'' e più concentrati sul vivere la vita ogni giorno al meglio. I bambini hanno la capacità di comprendere il concetto che quando è giunta l'ora di una persona, è giunta, e che non è necessario avere paura poiché tutto il bene che compiamo durante la nostra vita è eterno. Inoltre possiamo spiegare loro che piuttosto che chiedersi perché alcune persone sopravvivono al terrore e altre no (una domanda alla quale solo D-o può rispondere), è bene concentrarsi sul perché noi siamo qui, qual è il nostro scopo e cosa dobbiamo completare durante la nostra permanenza sulla terra.

Probabilmente il dono più grande che possiamo dare ai nostri figli che temono l'ignoto è una gran dose di fede, emunà. È importante rassicurarli che prendiamo tutte le precauzioni umanamente possibili per proteggerci dalle persone malvagie di questo mondo che desiderano nuocere agli altri, e che tuttavia siamo anche consci che esiste una Forza Maggiore che manda avanti il mondo e che tutto ciò che vi accade è per il meglio.

La nostra tradizione ci insegna che i momenti di buio più intenso vengono prima della luce - della redenzione finale. Avere fede e fiducia in D-o e nel fatto che alla fine il bene trionferà sul male farà una grande differenza nella stabilità emotiva di bambini che hanno paura dell'ignoto.

Infine, se dobbiamo crescere bambini sani e normali in un mondo pervaso dalla paura del terrorismo, è necessario rafforzare i figli con il nostro esempio. È fondamentale che essi vedano che viviamo facendo ciò che è nel nostro potere per combattere il terrorismo pur allo stesso tempo riconoscendo il fatto che c'è una Forza Potente - il Protettore del mondo che ci proteggerà tutti e che la nostra preoccupazione principale è di fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore, più sicuro e Divino. In questo modo la nostra fede verrà trasmessa ai figli, aiutandoli ad avere un vero senso di sicurezza.

Di Rav Shea Hecht, per gentile concessione di Chabad.org. Rav Hecht è direttore della National Committee for the Furtherance of Jewish Education a New York.