Venerdi, Vigilia di Shabbat, Parshà Vaerà

25 Tevet 5775 - 15 Gennaio 2015

Durante gli ultimi giorni ho percepito l’amore di tutto il popolo Ebraico. Ho sentito il pesante lutto che è caduto su tutti noi con l’orribile assassinio di Yoav, che è stato ucciso insieme a Yohan, Françoise-Michel e Philippe, per mano di terroristi.

Questo amore ci ha toccato profondamente e sento la necessità di mettere i miei sentimenti su carta e condividerli con voi. Cosa posso scrivere riguardo Yoav, un giovane uomo affascinante, l’amore del mio cuore, che è stato preso da noi talmente all’improvviso?

Caro Yoav, ci hai lasciato con un buco immenso, una ferita aperta nei nostri cuori che non guarirà mai.

Venerdi mattina abbiamo ricevuto la terribile telefonata da Parigi. Ci fu detto che un terrorista aveva preso d’assalto il supermercato Hyper Chacher e che il nostro Yoav si trovava lì. Giravano voci che alcune persone erano state uccise mentre combattevano con il terrorista.

In lacrime dissi alle persone con le quali mi trovavo, che ero sicuro che Yoav fosse tra loro. Perché Yoav non era uno che stava a guardare in silenzio mentre un terrorista cercava di uccidere persone. Sapevo che avrebbe lottato, sapevo che avrebbe fatto tutto ciò che poteva per fermare la barbarie, anche al costo della sua stessa vita.

Poche ore dopo, i miei istinti furono tragicamente verificati. Poco dopo che il terrorista era entrato nel negozio, Yoav prese una delle sue armi e cercò di sparargli. La pistola si inceppò e il terrorista lo uccise sul posto con un colpo di pistola.

L’anima di Yoav salì in alto, direttamente al paradiso, unendosi a tutti i giusti, insieme agli altri martiri che hanno dato le loro vite per santificare il nome di D-o.

Yoav è cresciuto in una casa intrisa d’educazione. La nostra famiglia ha il grande merito di continuare la missione di Rav Nissan Pinson, che la sua memoria sia da benedizione, e della sua compagna a vita, che essa viva a lungo in buona salute, Rachel, che furono inviati dal Rebbe, Rav Menachem M. Schneerson di benedetta memoria, a Tunisi per far rivivere la comunità Ebraica e fondare le sue istituzioni educative.

Anche nei momenti più difficili per la nostra comunità a Tunisi, il Rebbe ci incoraggiò molto, e Yoav assorbì lo spirito di gioia e cura e li rese parte della sua vita.

Yoav era un ottimo allievo. Ma ancora di più, era devoto al servizio di D-o e traboccava d’amore verso i suoi simili Ebrei. Gli importava ed amava tutti, e usava ogni opportunità per aiutare chiunque.

Yoav aveva una voce dolce. Era un cantore e leggeva la Torà ed era un piacere ascoltare la sua voce mentre cantava o pregava. Egli pregava e leggeva la Torà con tutto il suo cuore, e la sua voce commuoveva tutti.

Egli non usava i suoi doni solo per se stesso: infatti preparava ragazzini regolarmente per il loro bar mitzvà, insegnando la sera dopo lunghe giornate di lavoro e senza essere retribuito. E in silenzio, senza ostentazione, dava tanti soldi in tzedakà.

Yoav mancherà intensamente alla sua famiglia, che lo ama tanto, ma ugualmente ai suoi amici ai quali era sempre molto devoto e disponibile.

Onora la Regina Shabbat

Yoav amava lo Shabbat in modo particolare. Preparava per Shabbat comprando i cibi migliori e cucinandoli. Prima di Shabbat si lavava e profumava come uno sposo che si prepara per la sposa, e andava in sinagoga dove faceva il cantore.

Shabbat mattina si svegliava presto per studiare la parashà della settimana. Anche nei suoi ultimi istanti, stava comprando cibi speciali con i quali onorare il suo amato Shabbat.

Non passava un giorno senza che lui indossasse i tefillìn. E studiava regolarmente Torà con un rav nella sua comunità, che l’aveva invitato per una sessione di studio special proprio la mattina di quell venerdi tumultuoso una settimana fa.

Yoav era preciso nella sua osservanza delle mitzvòt compresa l’osservanza di onorare i propri genitori. Allo stesso tempo, egli incoraggiava sempre i suoi amici di aggiungere un’altra mitzvà e un’altra ancora. Nell’ultima conversazione che ebbe via SMS, pochi minuti prima di entrare nell’Hyper Chacer, egli sollecitò un amico ad aumentare la sua osservanza dello Shabbat, scrivendo “questo è un periodo difficile in Francia per gli Ebrei…prova almeno a fare qualcosa [per osservare lo Shabbat].”

Questo era il nostro amato Yoav.

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto così tanto amore e sostegno dal popolo Ebraico. Migliaia di individui che non hanno mai conosciuto Yoav sono venuti al suo funerale per consolarci e unirsi al nostro lutto. Ciò ha toccato i nostri cuori profondamente.

Se posso fare una richiesta, sarebbe di continuare il modo di Yoav di affrontare la vita, di perpetuarla, di essere contagiati dal suo amore e di amare il popolo Ebraico ancora di più. E, come Yoav, di incoraggiare chiunque tu conosca a fare più mitzvòt nel merito della sua anima e delle anime di Yohan, Philippe e François-Michel.

Le vostre buone azioni faranno si che le loro vite, tagliate così inaspettatamente, continuino. È questo ciò che Yoav amava, e adesso, dal paradiso egli e le altre vittime ci guardano dall’alto e godono di come noi continuiamo nella sua strada, facendo più buone azioni e incoraggiando altri a fare lo stesso.

Vorrei chiedere precisamente che tutti aggiungano nell’onorare la regina Shabbat, un’azione che era molto cara a nostro figlio. Anche se non ti senti pronto ad osservare uno Shabbat intero, prova a osservarlo almeno in parte. Accendi le candele di Shabbat, fai un pasto di Shabbat con la tua famiglia, vai in sinagoga per le preghiere, e quando senti la dolce voce del cantore, per favore ricorda la dolce voce del nostro caro Yoav, la voce che sta cantando in cielo per tutte le anime giuste, “cantiamo davanti a D-o!”

Sarebbe particolarmente toccante se lo faceste adesso, quando stiamo ancora nella shivà, i sette giorni di lutto, per coloro che sono stati uccisi.

Nostro caro Yoav, per favore prega al Padrone del Mondo che Egli ponga fine a tutte le sofferenze del nostro popolo, che egli ci mandi il Mashiach e che potremo nuovamente vederti ed abbracciarti.

Ti amiamo tanto e ti penseremo sempre.

Rav Binyanim Hattab

Rav della Grand Synagogue di Tunisi, direttore della scuola Yeshiva Oholei Yosef Yitzchak Lubavitch.

Siete invitati ad esprimere le vostre condoglianze alla famiglia nella sezione commenti sotto.