Cos’è il soprannaturale ?

Domanda

Il soprannaturale sembra irrazionale, superstizione, arcaico e primitivo. Fino ad ora, il mondo ha via via trovato spiegazioni a ciò che in precedenza era sconosciuto e misterioso: psichiatria, biologia, medicina, astronomia e così via: si tratta di scoperte che hanno aiutato l’umanità e migliorato la nostra vita. Perché dunque ci riferiamo a D-o come ad un’esistenza soprannaturale? C’è qualche prova dell’esistenza del soprannaturale? Il termine “soprannaturale” ha qualche altro significato oltre a “è qualcosa che ancora non capisco”?

Risposta

In genere, col termine “natura” s’intende un sistema logico definito, che può essere osservato, misurato e spiegato nella sua totalità. “Soprannaturale” si riferisce a tutto ciò che non appartiene a tale sistema perché non funziona in maniera conforme ad esso, perché non è completamente osservabile o misurabile o spiegabile.

Ma abbiamo veramente la prova che tutti i fenomeni possono essere sempre spiegati?

Le società illetterate erano caratterizzate dalla presentazione della storia in forma mitologica; il fatto di dover spiegare tutti i fenomeni in maniera costante è un tratto della società letterata, in particolare della società letterata che impiega un alfabeto lineare, che obbliga la mente a pensare in termini di “questo, quindi quello”.

I filosofi post-socratici erano fedeli al concetto secondo cui ogni cosa può essere spiegata e il giudice ultimo della verità è la mente umana: se qualcosa non risulta razionale semplicemente non può esistere.

L’esperienza storica del popolo ebraico, però, gli ha trasmesso il senso di ciò che trascende la natura. L’intelletto soprannaturale di Platone e Aristotele come centro di ogni forma di verità e della natura è un concetto diverso da D-o. Per gli ebrei, D-o si trova nell’essenza di ogni esistenza ma non è limitato da esse, nemmeno dalla ragione umana. Egli può decidere di manifestarsi nella natura attraverso i suoi fenomeni, sovvertendoli completamente (dando luogo a quelli che noi chiamiamo’miracoli’), o negando qualsiasi ordine logico; Egli è completamente libero e illimitato. In termini kabalistici Egli è Ein Sof – l’Infinito.

La storia del popolo ebraico degli ultimi 3000 anni non ha fatto altro che rafforzare ulteriormente l’affermazione per cui non vi è nessuna spiegazione razionale all’esistenza del popolo ebraico oggi; al massimo è un fenomeno che contraddice l’ordine naturale degli eventi. Si dice che quando Luigi XIV chiese a Pascal una prova del soprannaturale, Pascal rispose candidamente: “Gli ebrei, mio signore, gli ebrei”.

A livello scientifico, il concetto di “ordine naturale” implica che esso deve necessariamente includere anche tutto ciò che lo trascende, cioè, il soprannaturale, ma ci si è progressivamente allontanati da questa ottica. Ad esempio, fu dimostrato che il comportamento delle particelle subatomiche può essere descritto soltanto in termini di probabilità poiché esse non presentano dei parametri completamente misurabili. Per parafrasare Heisenberg, se non c’è un dato presente, non vi può essere nemmeno un dato futuro conoscibile. Così, se chiediamo ad un fisico cosa ha portato un determinato atomo a perdere il suo elettrone prima di un altro, egli presumibilmente non avrà risposta. Innumerevoli teorie ed anche invenzioni moderne si arrendono al fatto che vi sono diversi fenomeni non spiegabili. Non vi è quindi nessuna ragione oggi che possa far credere che l’universo sia un sistema chiuso e definito. Si è decisamente più vicini alla visione kabalista per cui esso è un pensiero unico, grandioso, costante ma pieno di sorprese!

Di Tzvi Freeman, per gentile concessione di Chabad.org