Domanda: Ho ricevuto un’email riguardo al Capodanno degli Alberi, a Gennaio. Non so dove vivi tu, ma dove vivo io si gela in questo periodo dell’anno e la neve copre gli alberi. Se vuoi festeggiare gli alberi, fallo in primavera, perché proprio adesso in inverno?
Risposta: Il quindicesimo giorno del mese di Shevàt, noto come anche come Tu BiShvàt, è considerato il capodanno degli alberi con implicazioni pratiche nell’ambito della legge ebraica. Questo giorno funge da separazione tra un anno e quello successivo riguardo alle leggi dei maasròt (le decime del prodotto), della orlà (i frutti dei primi tre anni che non si possono consumare) e sheviìt (le leggi dell’anno Sabbatico, shemittà).
Ad esempio, la norma della orlà è che non si possono mangiare i frutti di un albero per i primi tre anni da quando è stato piantato. I frutti del quarto anno si chiamano neta reva’i e sono santificati, ai tempi del Santuario li si potevano mangiare soltanto a Gerusalemme, oppure “riscattare” con soldi (oggi sono considerati “santi” e vanno riscattati)1. Dal quinto anno in poi, i frutti possono essere consumati in modo normale2. Ma come si calcolano gli anni di vita di un albero? Si calcolano appunto a partire da Tu BiShvàt. Nella pratica ciò significa che la frutta che cresce dopo il 15 Shevàt del quarto anno segue le regole del neta reva’i mentre quella cresciuta dopo il 15 Shevàt del quinto anno può essere mangiata in casa3.
Perché è stata scelta questa data?
Come molte leggi della Torà, la halachà si basa su ciò che avviene nella Terra d’Israele4. Siccome gran parte della stagione delle piogge in Israele finisce intorno al 15 di Shevàt, questa data è considerata il Nuovo Anno per gli Alberi5. Rav Shlomo Yitzchaki (Rashì) spiega che a questo punto il terreno è impregnato d’acqua con le piogge del nuovo anno e ciò fa si che la linfa inizi a salire negli alberi e la frutta può iniziare a sbocciare.
Il Talmud di Gerusalemme riporta un’altra spiegazione: fino al Nuovo Anno per gli Alberi, tutti gli alberi possono sopravvivere con l’acqua dell’anno precedente. Tuttavia dopo il loro Anno Nuovo, gli alberi ottengono la loro fonte di vita dall’acqua del nuovo anno6.
Se stai leggendo queste parole con temperature sotto zero potresti essere confortato dalla spiegazione di Rav Menachem Meiri (1249-c1310) secondo il quale la stagione invernale va dal mese di Tevèt fino al mese di Nissàn. Il 15 di Shevàt allora è il punto intermedio tra l’autunno e la primavera. Una volta che è passato metà inverno, la sua forza si indebolisce, il freddo non è così intenso e il processo della germogliazione inizia7.
Rallegrati, siamo in mezzo all’inverno ma il 15 di Shevàt segna un momento di svolta, in cui nonostante il freddo e la neve, la linfa inizia a salire in preparazione per la primavera. In un certo senso il 15 di Shevàt significa che a volte è proprio nei momenti più difficili e freddi della nostra vita che nuovo boccioli germogliano!
Rav
Yehuda Shurpin, Chabad.org
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