Qual è il punto di vista ebraico riguardo ai miracoli? Fenomeni miracolosi sono importanti o no per un ebreo credente?
Risposta: permettimi di riformulare la domanda. “Qual è il punto di vista ebraico riguardo alla natura? Fenomeni naturali sono importanti o no per un ebreo credente?”
D-o dirige ogni aspetto del creato in qualsiasi momento. Non ci sono regole che Egli deve seguire. Non ci sono forze con le quali Egli deve confrontarsi. È tutto nelle Sue mani.
Tuttavia, Egli ha scelto di creare un Sistema che si chiama “natura”. Una disposizione di regole fisse. Un ordine di cause ed effetti. Perché Egli ha creato la natura? Per nascondere la Sua identità e le Sue impronte. Egli voleva un mondo che sembri andare avanti per conto suo, obbligando l’uomo a scoprire D-o da solo. Infatti, la parola natura in ebraico, teva,può anche essere tradotto come “affondato”. La natura è il modo che D-o ha scelto per sommergere la Sua presenza sotto un mare di leggi e schemi scientifici. E l’uomo è il palombaro al quale è stato dato il compito di trovare la mano di D-o che si nasconde dietro il velo della natura.
Quindi, la vita è molto simile al gioco del “nascondino”. Ogni tanto però D-o emerge dal Suo nascondiglio e rompe le regole autoimposte della natura. Il mare viene spaccato. Una regola scientifica, rotta. Madre Natura viene smentita. Forse un bimbo viene curato da una malattia incurabile. Oppure il nostro popolo viene salvato da una situazione apparentemente senza speranza. Ed è proprio tramite questi eventi sovrannaturali che ci rendiamo conto che anche la natura è meramente una creazione di D-o.
Rav Yisrael Cotlar, Chabad.org
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