Domanda: C’è chi non fa matrimoni o non ascolta musica nel periodo tra Pèsach e Lag BaÒmer, mentre altri non lo fanno tra Rosh Chodesh Iyar e Shavuòt. Alcuni tagliano i capelli a Lag BaÒmer mentre altri no. Come mai ci sono così tante usanze diverse per questo periodo e come si sono sviluppate?
Risposta: Per cominciare, esaminiamo la frase originale del Talmùd, fonte di questo periodo di lutto:
“Si diceva che Rabbi Akiva avesse 12000 coppie di allievi da Gabata ad Antipatris; tutti morirono nello stesso tempo perché non si trattarono l’uno l’altro con rispetto… tutti loro morirono tra Pèsach e Shavuòt…”
Il Talmùd menziona solo l’arco temporale generale “tra Pèsach e Shavuòt”. Allora da dove provengono tutte le altre usanze?
Fino al 34esimo giorno dell’Òmer
Esiste una versione alternativa del testo che dice che gli allievi morirono da Pèsach fino a peros ha’Atzèret, tradotto grosso modo come “fino a parte di Shavuòt”. Da altre fonti nel Talmùd si deduce che il termine peros denota un periodo di quindici giorni prima di una festività, e il Talmùd ci sta quindi dicendo che gli allievi smisero di morire quindici giorni prima di Shavuòt.
Ciò significa che l’ultimo giorno della pestilenza, e perciò del lutto, sarebbe il 34esimo giorno dell’Òmer (49-15=34).
Esiste un concetto riguardo al lutto nell’ebraismo per cui “parte del giorno è come un giorno intero” (questo è il motivo per il quale il periodo di lutto di sette giorni, la shivà, finisce il mattino del settimo). Pertanto, si osservano le norme di lutto per parte del giorno, ad esempio si possono tagliare i capelli durante il 34esimo giorno.
Questa è l’opinione di Rav Yosef Caro e l’usanza predominante nelle comunità Sefardite.
Fino al 33esimo giorno dell’Òmer
Molti citano un Midràsh secondo cui gli allievi di Rabbi Akiva smisero di morire il 33esimo giorno dell’Òmer (Lag BaÒmer) e pertanto interrompono il lutto in quel giorno. In altre parole secondo loro peros ha’Atzèret inizia un giorno prima.
Sembra semplice ma altri spiegano che i trentatré giorni della piaga non furono consecutivi. In base a questo ci sono diversi modi di calcolare i giorni di lutto.
Il fattore Tachanun
Rav Yaakov ben Moshe Moelin, il Maharil, cita una tradizione secondo la quale gli allievi non morirono in giorni festivi quando la preghiera penitenziale di Tachanun viene omessa dalla preghiera giornaliera. Pertanto si escludono i sette giorni di Pèsach, i sei giorni di Shabbàt tra Pèsach e Shavuòt, i due giorni di Rosh Chodesh Iyar e un giorno di Rosh Chodesh Sivàn, per un totale di sedici giorni. Quindi la piaga durò per trentatré giorni (49-16=33) ma durò per l’intero periodo tra Pèsach e Shavuòt.
In pratica, nonostante molti osservino il lutto per trentatré giorni, ci sono diverse usanze su quali giorni siano di lutto. Secondo Rav Moshe Isserlis, il Rama, siccome non si recita Tachanun durante l’intero mese di Nissàn, il periodo di lutto inizia il secondo giorno di Iyar e continua fino a Shavuòt.
Altri includono i giorni di Rosh Chodesh nel periodo di lutto e si fermano ai tre giorni preparatori prima della festività di Shavuòt.
In base a queste usanze, Lag BaÒmer è incluso nel conto dei trentatré giorni (anche se non si dice Tachanun in quel giorno), pertanto non ci si tagliano i capelli la vigilia di Lag BaÒmer, seguendo l’aforisma “un giorno parziale è come un giorno intero”. Tuttavia è permesso festeggiare di Lag BaÒmer per segnare la hilulà, l’anniversario della morte di Rav Shimon bar Yochai.
L’intero Òmer
Ci sono coloro che osservano il lutto per l’intero periodo dell’Òmer, a partire dal giorno dopo Pèsach fino al giorno prima di Shavuòt escluso. Quest’uso segue il significato letterale del passo del Talmùd che afferma che gli allievi morirono tra Pèsach e Shavuòt.
È interessante notare tuttavia che la maggior parte di coloro che usano fare lutto per l’intero periodo dell’Òmer non lo fanno in base a questa spiegazione ma seguono l’opinione secondo cui gli allievi morirono per trentatré giorni; siccome non è chiaro quali siano questi trentatré giorni, essi raggruppano tutte le opinioni osservando il lutto da dopo Pèsach fino a vicino a Shavuòt. Questa è l’usanza Chabad.
Tagliare I capelli
A seconda della propria usanza riguardo a quando osservare il lutto, non si tagliano i capelli in quel lasso di tempo. Tuttavia, in base agli insegnamenti Kabbalistici dell’Arizal, molti non tagliano i capelli per l’intero periodo dell’Òmer fino al giorno prima di Shavuòt.
Perché usanze diverse?
Alcuni spiegano che il motivo per il quale diverse comunità svilupparono usanze differenti è basato sulle numerose tragedie che accaddero più avanti nel tempo durante il periodo dell’Òmer (a partire dalle Crociate e i massacri di Chmielnick e continuando fino alla Shoà). Quindi comunità che vissero tragedie nella seconda metà dell’Òmer seguirono l’usanza di osservare il lutto in quel periodo.
Sia la volontà di Hashem che questi giorni tornino al loro status originale come giorni che calcoliamo in previsione della rivelazione di D-o al Monte Sinai. Amen.
Rav Yehuda Shurpin, Chabad.org
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