La redenzione messianica è strettamente associata al nome del profeta Elia, considerato l’araldo del Mashiach, l’araldo che proclama la pace, il messaggero del bene che proclamerà la salvezza dicendo a Siòn: il tuo D-o regna! (Isaia 52, 7)1.

Rambam scrive:

Prima della guerra di Gog e Magog2, sorgerà un profeta in Israele capace di correggere il popolo e preparare il suo cuore, com’è scritto: Ecco, vi mando il profeta Elia prima della venuta del grande e terribile giorno di D-o (Malachia 3, 23). Altri saggi dicono che Elia verrà prima dell’avvento del Mashiach (Hilkhòt Melakhìm 12, 2).

Il conflitto di opinioni viene risolto dalla tradizione secondo cui il profeta Elia si manifesterà due volte: la prima, insieme alla venuta del Mashiach; indi si nasconderà e apparirà nuovamente prima della guerra fra Gog e Magog3. La frase “il grande e terribile giorno di D-o” viene così interpretata:

a) come un riferimento al giorno della venuta del Mashiach, secondo cui Elia lo precederà per proclamarne la venuta4;

b) come un riferimento alla terribile guerra di Gog e Magog, e la partecipazione di Elia all’evento della resurrezione dei morti5.

Le funzioni del profeta Elia saranno dunque: migliorare il comportamento di Israele, convincendolo alla teshuvà come preparazione per la redenzione messianica6; proclamare l’imminente venuta del Mashiach7; riportare gli oggetti sacri che si trovavano nel Santo dei Santi del primo Tempio e che furono nascosti da re Giosia8 prima della sua distruzione9; collaborare alla resurrezione dei morti10. Soprattutto, il compito essenziale di Elia sarà quello di risolvere le dispute legali e di stabilire la pace nel mondo, com’è scritto:

Egli avvicinerà i cuori dei padri ai figli e i cuori dei figli ai loro padri (Malachia 3, 24)11.