Oggi inizia il mese di Shevat, un mese significativo.
1.È l'undicesimo mese nella Torà
La Torà non include nomi per i mesi dell'anno, e chiama il mese di Nissan, il primo mese. Per cui, contando da Nissan, Shevat è l'undicesimo mese.
2. È Babilonese:
Shevat è menzionato per la prima volta nel Libro di Zecharia, e sembra sia stato preso in prestito dall'antica lingua Accadica. È connessa alla parola "sferzata" e allude alle piogge pesanti della stagione, quando l'inverno volge al termine. Nella tradizione ebraica, la pioggia è associata alle benedizioni.
3. L'epoca dell'Acquario
Il segno del mese di Shevat è l'Acquario, il portatore dell'acqua. Questo è un ulteriore collegamento alla statione delle piogge, come è scritto nel verso, "L'acqua scorrerà dai suoi pozzi".
4. Il capodanno degli Alberi
Il mese di Shevat è rinomato per Tu B’Shevat, il capodanno degli alberi. Secondo la Mishnà, c'è un'opinione che il nuovo anno va festeggiato il primo del mese anziché il 15.
5. Il discorso del Re
Durante il mese di Shevat, Moshè si preparò per la sua dipartita che avvenne il mese dopo, nel 7 di Adar. Durante quel periodo egli rimproverò i figli d'Israele, come menzionato nel libro di Deuteronomio. Come segno di rispetto per il popolo Ebraico, Moshè disse questi rimproveri solo poco prima della sua morte.
6. La Torà fu tradotta
Il Midrash dice che durante il mese di Shevat, Moshè tradusse l'intera Torà nelle 70 lingue dell'epoca.
Da questo impariamo una lezione importante: ogni ebreo è connesso alla Torà, incluso un ebreo che non la sa leggera nella lingua originale.
7. Il mese di due Rebbe:
Nel mese di Shevat accaddero due eventi importanti nella vita del Rebbe di Lubavitch, Rabbi Menachem M. Schneerson,.
Il 10 Shevat è la data della dipartita del suocero e sesto Rebbe, Rabbi Yosef Yitzchak Schneersohn, nel 1950, ed è anche il giorno in cui egli assunse la leadership del movimento, un anno dopo.
Il 22 Shevat, nel 1988, è il giorno della dipartita di sua moglie, la Rabbanìt Chaya Mushka Schneerson.
8. Un messaggio nascosto:
La fonte non è nota, ma il nome del mese ha un acronimo di buon auspicio, Shenishmà Besuròt Tovòt, ovvero, che possiamo sentire buone notizie.
È sicuramente un pensiero appropriato per un mese che festeggia l'abbondanza, la nuova vita e l'importanta della Torà.
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