Domanda: Da bambini ci è stato insegnato che la regina Ester aveva la pelle verde. È vero?
Risposta: Il Talmùd ci illumina sull’aspetto di Ester, quando parla del suo vero nome.
Infatti nella Meghillà è scritto che Mordechai, “Crebbe Hadassa che è Ester1 ”. Secondo un’opinione del Talmùd2, Ester era il suo nome originale e di fatto veniva chiamata Hadassa, che significa mirto, poiché la Torà paragona i giusti a questa pianta3. Altri dicono che Hadassa era il suo vero nome e che veniva chiamata Ester perché aveva nascosto la sua identità (masteret, מסתרת). Rabbi Nechemia dice che i Gentili la chiamavano Ester per via della sua bellezza, facendo riferimento alla luna o a venere).
Second Rabbi Yehoshua ben Korcha invece, Ester veniva chiamata Hadassa perché “era verdognola [come un mirto] ma una corda di grazia [divina] fu tesa su di lei [rendendola bellissima]”.
Prima di cercare di capire il significato di questa asserzione, è da notare che ha un suo posto in un altro dibattito.
Le quattro donne più belle
È scritto nel Talmùd:
C’erano quattro donne di una bellezza straordinaria nel mondo: Sara, Avigail, Rahav ed Ester. E secondo colui che disse che Ester era di colore verdognolo, togli Ester dalla lista e inserisci Vashti al suo posto.4
Se la Torà5 stessa attesta alla bellezza di Ester, come si può asserire che non lo era?
Alcuni spiegano6 che ella era infatti straordinariamente bella quando fu scelta come regina. Tuttavia come è noto, Ester non desiderava essere regina, al contrario, questo ruolo le causò un grande dolore e ne soffrì tanto; per cui spesso piangeva e digiunava, causando causando un cambiamento alla sua carnagione. Ciononostante, rabbi Yehoshua ben Korcha dice che “una corda di grazia” la rese bellissima.
Che colore è verdognolo?
La domanda può sembrare strana a prima vista, in effetti la parola usata dal Talmùd in questo contesto yaròk (ירוק), non significa sempre verde come lo intendiamo noi7.
Simile al Greco chloros (verdastro-giallognolo) e a come i colori erano percepiti in tempi antichi, la parola yaròk può alludere a vari colori come l’oro8, il giallo9, il verde10 e il blu11. Interessantemente nel Talmùd e nei testi di Halachà, spesso viene menzionato un aggettivo insieme alla parola yaròk, per farci capire a quale colore si sta facendo riferimento.
Tornando ad Ester, alcuni spiegano che in questo caso per yaròk12 si intende proprio una sfumatura di verde, mentre altri13 spiegano che era una tonalità giallo-oro14.
Esilio e Redenzione
I maestri chassidici spiegano15 che quando ci troviamo ad un livello elevato nel nostro servizio divino, siamo paragonati alla matriarca Rachel, che viene riferita come una donna che ha “bellissimi lineamenti e di carnagione bellissima”16. Tuttavia in esilio, in particolar modo quando siamo a un livello inferiore, veniamo paragonati ad Ester (la quale non era considerata molto bella da tutti). La parola Ester significa anche “nascosto” come il verso: “Ed Io nasconderò il Mio viso in quel giorno...”17.
Eppure, anche in quel periodo giù, ci viene data una corda di grazia divina, come nella storia di Purìm, quando gli Ebrei tornarono a D-o. Questa teshuvà drew down la grazia e la misericordia divina, finalmente rivelando come ciò che sembrava una mera coincidenza, era in effetti l’opera di D-o.
Yehuda Shurpin Chabad.org
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