Mio padre ha detto che la recita dello Shemà della notte prima di andare a dormire (pag. 118-124) è come una la confessione prima della morte in miniatura.

Con la morte si lascia definitivamente "il mercato" e il "commercio" del "oggi faccio.." è terminato.

Con lo Shemà della notte invece restiamo ancora nel bel mezzo del "mercato" e possiamo ancora fare "commercio" con propositi e realizzazioni.