Risposta:

La Sukkà è un posto di pace. Come diciamo nelle preghiere serali di Arvìt, "che Tu stenda la Sukkà della pace su di noi'.

Anche il Talmud menziona la pace riguardo a questa festività, (Sukkà 27b) 'tutta Israele potrebbe teoricamente stare in un'unica Sukkà'. La Sukkà è simile all'arca di Noé poiché entrambi sono oasi di pace.

Nell'arca gli animali vivevano uno a fianco dell'altro, come vivranno nell'era Messianica quando la volpe riposerà vicino all'agnello. Entrando nella Sukkà, entriamo in un posto di pace Messianica, pace tra l'anima animale e quella Divina e infine una pace tra tutti gli elementi conflittuali del mondo.

La Sukkà porta pace perché trascende le differenze. Essa circonda l'uomo che vi entra con l'intero corpo e lo circonda in un modo che supera gli ostacoli. Tale concetto viene chiamato 'makif' ovvero 'trascendente' in termini Cabalistici. Costruendo la Sukkà, passandoci del tempo e osservando la mitzvà delle Quattro Specie al suo interno, non solo veniamo circondati dalla luce Divina ma la portiamo dentro di noi.

Rav Yossi Marcus, con il permesso di AskMoses.com