Rabbeinu Haggadol l'Alter Rebbe aveva preparato un programma per i chassidìm con cui chiedeva uno sforzo intellettuale nella avodà per cercare la verità esaminando criticamente ogni azione per essere certi che sia sempre fatta sinceramente per una rigorosa ricerca della verità.

Questo avodà non implica - come alcuni pensano, del tutto erroneamente - che si deve polverizzare montagne e frantumare i massi, girare il mondo a testa in giù e via dicendo.

La verità assoluta è che ogni avodà, ogni atto, qualunque essa sia, è perfettamente soddisfacente quando eseguito con vera Kavanà, con sincera intenzione, una berachà pronunciata con kavanà, una parola di tefillà pronunciata con il cuore coinvolto e la consapevolezza davanti a Chi si è davanti, un passaggio in Chumash letto con la consapevolezza che è la parola di D.o, un verso di Tehillìm recitato che ti migliora i tratti del carattere causando amicizia, amore e affetto verso gli altri.

La verità è che raggiungere tutto questo richiede un grande sforzo, in pratica bisogna studiare tanta Torà cercando di comprenderla, ognuno secondo le proprie capacità, e poi D.o aiuterà a essere quello che la verità richiede.