Nel Lecha Dodì sostituisci besimchà e dì, gam besimchà uvetzahalà (p. 132).
Le seguenti preghiere vanno dette a bassa voce questo Shabbat: Shalom alechem, Eshet Chayil, Mizmòr leDavìd, Da hi seudata (pag. 144-146). Anche Veiten Lechà (p. 235).
Mio padre una volta aveva ampliato il "Ma nishtanà" (le "quattro domande" al Seder):
Come è che questa notte, cioè l'ultimo esilio di Israele (l'esilio è paragonato alla notte) è diversa da tutte le altre notti, vale a dire da tutti gli esili precedenti?
1) Nelle altre notti non si immerge (il termine ebraico "matbilin" è usato per l'immersione rituale in un Mikvè per la purificazione) neanche una volta, cioè la purificazione non è stata ancora completata negli esili precedenti perché poi ne sono seguiti degli altri;
Ma questa notte, dopo l'ultimo esilio, ci si immerge due volte, la purificazione del corpo e la rivelazione dell'anima.
2) Nelle altre notti mangiamo chametz o Matzà. In ogni esilio precedente la nostra Avodà faceva evolvere la nostra anima spirituale verso D.o (la Matzà, l'annullamento di sé) e anche la nostra anima animale (il chametz, l'ego, la consapevolezza di sé);
Ma questa notte, dopo l'ultimo esilio, si mangia solo Matzà, perché lo spirito di impurità verrà eliminato.
3) Nelle altre notti mangiamo varie verdure. Il volto di una persona gelosa diventa verde, il colore che simboleggia l'invidia. Durante i precedenti esili vi erano varie forme di invidia, per esempio anche l'invidia competitiva tra gli studiosi di Torah;
Ma questa notte, dopo l'ultimo esilio, solo Maror, verdure amare, il tipo più intenso di invidia, simile a una dichiarazione nel Talmud che nell'Aldilà, "ogni tzadik sarà 'consumato' dal 'baldacchino' del suo compagno."
4) Nelle altre notti mangiamo seduti o adagiati. "Mangiare" indica la gioia spirituale, nelle rivelazioni che derivano dall'esilio, il ta'anug. Poi c'è l'estensione, il ta'anug manifesto, non vi è niente oltre. Attraverso la Avodà, alcuni raggiungono il ta'anug, altri la sua estensione.
Ma questa notte, dopo l'ultimo esilio, siamo tutti adagiati, dopo questo esilio finale, tutto Israele raggiungerà la quintessenza del ta'anug.
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