Nel periodo che precede Purìm e Pesach sono stati stabiliti dai nostri Maestri quattro brani della Torà da leggere in aggiunta alla normale lettura della Parashà della settimana. Per motivi tecnici (per far sì che la lettura sia senza lunghe interruzioni) i Maestri hanno indicato che la lettura aggiuntiva venga fatta da un secondo Sefer Torà. (Nel caso si disponga solamente di uno, non vi è scelta e bisognerà ‘girarlo’ dopo la lettura della Parashà per poter leggere la Parashà aggiuntiva).

Shekalìm

Durante l’epoca del Bet Hamikdash (Santuario di Gerusalemme) ogni ebreo era obbligato a contribuire un mezzo shekel annualmente. La funzione primaria di questa raccolta era quella di finanziare le offerte quotidiane (tamìd), che venivano sacrificate a nome di tutto il popolo. I rimanenti fondi venivano indirizzati in varie maniere tra le quali lo stipendio dei giudici, la manutenzione del Santuario e le mura della città.

La scadenza per il pagamento di questa tassa era il 1° del mese di Nissàn (considerato il primo dei mesi). Un mese prima, dal 1° di Adar, le corti iniziavano ad inviare annunci alla popolazione, per ricordarli della mitzvà.

In ricordo di questa mitzvà, si aggiunge la lettura del brano originale della Torà nel quale Moshè viene istruito per la prima volta riguardo il mezzo shekel (Esodo 30:11-16). Questo avviene lo Shabbàt che precede il capo-mese (Rosh Chodesh) del mese di Adàr, che precede quello di Nissàn.

(Si usa ancora dare un simbolico mezzo Shekel in tzedakà nella giornata della vigilia di Purìm, il digiuno di Esther.

Zachòr

“Ricorda”. Il brano della Torà in Deuteronomio 25:17-19 viene letto in aggiunta alla parashà regolare, durante lo Shabbàt che precede la festa di Purìm. In questi versi la Torà ci invita a ricordare e mai dimenticare le azioni del perfido popolo di ‘Amalek che fu il primo che si azzardò ad attaccare il popolo ebraico in guerra dopo l’uscita dall'Egitto.

Il sogno di ‘Amalek, quello dell’annientamento del popolo ebraico, fu lo stesso di un altro malvagio, Haman, protagonista della storia di Purìm con ruolo simile a quello di ‘Amalek (secondo la tradizione, Haman fu anche un discendente di quest’ultimo).

Secondo molte autorità halakhiche questa lettura è considerata un obbligo della Torà.

Parà

Di seguito alla festa di Purìm vi sono due brani aggiuntivi che si leggono in preparazione della festività di Pesach. La prima è ‘Parà’ (Numeri 19), brano che descrive il processo di purificazione da intraprendere per diventare puri dopo il contatto con la morte, per poter accedere al Santuario ed effettuare il sacrificio pasquale.

Secondo molte autorità halakhiche questa lettura è considerata un obbligo della Torà.

Hachodesh

La lettura di questa brano (Esodo 12:1-20) racconta la storica comunicazione Divina a Moshè riguardo l'istituzione del calendario-lunario ebraico, con Nissàn come primo mese. Inoltre si legge dell’obbligo del sacrificio pasquale, quello di mangiare la matzà e le erbe amare e di raccontare la storia dell’Esodo (la hagadà del Seder di Pesach).