Si legge nella Torà: Il Signore parlò a Moshé e ad Aharon in questi termini: «Questo mese è per voi il capo dei mesi; sarà, cioè, il primo dei mesi dell’anno» (Shemot 12, 1-2).
I Saggi (Shemot Rabà 15) si domandarono: perché il versetto specifica nella terra d’Egitto, invece che dire semplicemente in Egitto?
Rabbi Chanina disse: «Il Santo, Benedetto egli sia, disse: Il versetto stabilisce che …dovrai rimanere fuori e l’uomo, del quale sei creditore, ti porterà fuori il pegno (Devarim 24, 11), dunque Io mi atterrò a tale comportamento. Io starò nella terra d’Egitto, ma non nella città dell’Egitto.
Sappiamo che Israèl è stato dato come garanzia, quale pegno agli egizi fino a che la promessa fatta da D-o ad Avraham non fosse compiuta. Il versetto (Bereshit 15, 13) dice: ed essi saranno schiavi e saranno afflitti per quattrocento anni, il popolo non è stato costretto a schiavitù perpetua, così quando si compì il tempo e il pegno dovette essere redento, D-o venne e domandò che Israel fosse libero. Faraone volle trattenerlo illegalmente, ma D-o allora usò contro di lui la forza per liberare il suo popolo.
I Saggi pongono anche una connessione tra la frase nella terra d’Egitto con l’amore speciale che D-o ha nei confronti del popolo di Israel.
Rabbi Shim’on disse: «Guarda quanto grande è l’amore di D-o per Israèl, per esso il Santo, Benedetto Egli sia, si è rivelato in un luogo di idolatria, in una terra impura al fine di redimerlo. A cosa si può comparare ciò? A un Khoen la cui terumà (offerta) sia caduta in un cimitero. Egli si domanda: “Cosa posso fare? Mi è vietato entrare in un cimitero, ma non mi è neppure possibile perdere la mia terumà. È meglio che io, questa sola volta entri e poi mi purifichi, piuttosto che perdere la mia terumà”. Israèl che è considerato la terumà del Signore, era in una terra impura. D-o, quindi, disse: “Come posso redimerlo? Lasciarlo là non è possibile, allora Io scenderò e lo salverò”. E quando li portò fuori dalla terra d’Egitto, Egli chiamò Aharon e, in modo figurato, si purificò, come si impara dal versetto: … ed espierà per il luogo della Santità (Vayiqrà 16, 33).
Questo mese sarà… per voi. La frase può anche essere compresa così: per voi, perché sia vostro possesso; per voi, per la vostra redenzione; per voi, esso è stato imposto a voi.
Rabbi Yehoshua ben Levi disse: Questo si può paragonare a un re che aveva un cronometro che era solito consultare per avere indicazioni di tempo corrette. Quando il figlio fu abbastanza grande, il re si presentò a lui per affidargli l’orologio e l’incarico.
D-o disse a Israel: “Fino a ora il potere di definire i mesi e gli anni è stato nelle mie mani, da ora in poi sarà nelle vostre mani” (Yalkut Shim’oni 190).
Si trova questa stessa idea espressa nelle seguenti interpretazioni date dai Saggi al versetto: Tu hai fatto molte cose, D-o, mio D-o, i tuoi prodigi e i tuoi pensieri sono rivolti a noi (Tehillim 40, 6).
Rabbi Shim’on spiega: i tuoi pensieri erano per noi. Negli anni trascorsi tra la Creazione dell’universo e la redenzione dall’Egitto, il Santo, Benedetto Egli sia, calcolò gli anni e i mesi, ma quando Israel lasciò l’Egitto diede questo compito al popolo.
Il versetto dice: Il Signore parlò a Moshé e Aharon nella terra d’Egitto in questi termini… (Shemot 12, 1). Perché la Torà specifica in questi termini? La definizione dei mesi fu compito di Israèl, in questi termini: che da allora in poi questo mese sarà… per voi (Yalkut Shim’oni 189).
In modo analogo i Maestri spiegano il versetto di Shir Hashirim (2, 8): La voce del mio amato, ecco Egli che arriva balzando sulle montagne, saltando sulle colline.
Rabbi Yehoshua spiega La voce del mio amato si riferisce a Moshé. Quando egli disse a Israel che sarebbe stato redento in quel mese, il popolo gli rispose: «Moshé nostro maestro, come potremo essere redenti? Non disse forse il Santo, Benedetto Egli sia, ad Avaham: ed essi subiranno afflizioni per quattrocento anni? Noi siamo stati qui solo per duecento e dieci!».
Egli rispose: «Poiché il Signore desidera che voi siate redenti, non porge orecchio ai vostri calcoli. Egli … arriva balzando sulle montagne, al di sopra il tempo fissato e in questo mese voi sarete redenti» (Yalkut Shim’oni 190).
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