I rapporti tra uomo e donna sono in crisi profonda come non mai.

Eppure godiamo di libertà che i nostri genitori non avevano. La tecnologia, poi, ci ha aiutato non poco: dai cellulari alle e-mail alle chat, ognuno ha uno spazio personale per connettersi col mondo intero.

Eppure quello che proprio non funziona sono le relazioni amorose tra uomo e donna. Proprio perché possiamo scegliere come in un grande supermarket, arriviamo all'impasse. Noi, che siamo tutti professionisti capaci e di successo, non sappiamo e, forse, non riusciamo a trovare il coraggio di scegliere. E la "scelta" è una questione che nasce con l'uomo, è una problematica che lo accompagna dagli albori della sua presenza su questa terra.

"Scegli e vincerai" diceva Sun Tzu, perchè è proprio quello che determina la nostra vita. Ogni scelta porta con sé la naturale conseguenza dell'impegno. E impegno è una parola che, applicata alle relazioni tra uomo e donna, fa paura.

Siamo capaci di assumerci impegni stressanti sul lavoro, di accollarci impegni finanziari che non fanno dormire la notte, stremarci dalla fatica in palestra pur di ottenere un corpo scolpito, per non parlare della chirurgia estetica.

Ma se parliamo di impegno sentimentale ci blocchiamo. Terrorizzati, paralizzati come se ci avessero iniettato una dose massiccia di botulino.

È una paura forse presente più negli uomini che nelle donne. Le donne portano in grembo per 9 mesi una nuova vita. Per natura sono portate alla progettualità, alla salvaguardia dei propri cuccioli. Non è così per gli uomini, e forse questa paura l'hanno sempre avuta. Ma un tempo non potevano sottrarsi. Oggi invece le vie di fuga sono molteplici. Complici le donne. Sì signore, siamo noi che dobbiamo avere la responsabilità di un rapporto. E siamo noi a dover dire "no grazie" quando le condizioni che ci vengono proposte sono più temibili di clausole in contratti capestro ma il nostro desiderio di affetto offusca tutto.

Due persone s'incontrano, scatta l'alchimia, si piacciono e se sono fortunate non inizia il balletto dei rapporti on/off. Si decide di andare a vivere insieme. Vivere insieme comunque comporta il prendersi un impegno. Ma a quanto pare è un impegno figlio di un dio minore.

Perchè non sposarsi? Ti viene risposto: "perché è la stessa cosa". Bene, ma se è la stessa cosa perchè allora non sposarsi?

Perchè sposarsi è un impegno che si prende davanti a D-o e agli uomini.

Ci sono persone che portano avanti relazioni per anni, dicendo: "stiamo insieme, stiamo bene così", e nel frattempo non decidono.

Ci sono relazioni in cui uno dei due dice: "stai dando troppo". Cosa vuol dire stai dando troppo? Non dovrebbe fare questa affermazione se il suo intendimento è l'impegno. Non esiste il "troppo" quando ci si impegna. Non si è infastiditi dagli atti di generosità gratuita che sono l'essenza stessa dell'amare.

A volte lo sono i figli per le manifestazioni e preoccupazioni delle mamme ma questo è un altro discorso. In questo caso l'impegno è fuori discussione.

L' assumersi un impegno significa consapevolezza. Significa collegarsi al proprio animo poiché, come insegnano i Maestri, l’unione sotto la chuppà rappresenta la riunione di due metà di un’unica anima. E quando si entra in contatto con la parte più profonda di se stessi si ha, naturalmente, paura. Ma le paure vanno affrontate e superate: siamo esseri dinamici che devono procedere e crescere, non solo nella vita professionale ma anche e soprattutto in quella personale e spirituale. Il mondo non ci sarebbe se gli esseri umani si lasciassero dominare dalla paura.

Parlando di impegno non possiamo non menzionare le prime coppie sposate che figurano nella Torà, le cui vicende leggiamo proprio in queste settimane nella porzione settimanale: la parashà. Si parla di Adam e Chavà, di Avraham e Sarà, di Yitzchak e Rivkà, di Yaakov e Rachèl. Ciascuna di queste coppie di queste ha avuto la sua parte di sfide e difficoltà, ma le hanno affrontate insieme, come una coppia solida, sposata. Si sono piaciuti, hanno trovato punti in comune, si sono sposati.

Quando si incontra la persona giusta, quella che ti rende felice e senza la quale sono più i momenti di tristezza che di felicità, quella con cui condividi gli scopi nella vita, bisogna tuffarsi senza paura, e afferrarla subito. Perché è il dono più grande che Hashèm ci possa fare.

Bisogna passare per l'amore senza paura come diceva una gran bella canzone di Vinicious de Moraes. O forse con paura, qualche dubbio ci sarà sempre poiché siamo esseri umani, ma non dobbiamo permettere alla paura di bloccarci e di impedirci di vivere una vita veramente piena.

Di Miriam Brindisi con Chani Benjaminson, dite la vostra sull'argomento,