Una volta fu chiesto a Rabbi Yosef Yitzchak Schneershon, il Rebbe precedente, in tono di sfida: “Come potete, al giorno d’oggi, insistere e sostenere che la Torà è la parola inalterata di D-o? Non siete toccati nemmeno un po’ dal fatto che così tanti esperti della Bibbia e uomini di scienza rifiutano la vostra credenza?

Il Rebbe rispose con la storia seguente: Un giovane aspirante inventore lavorò per anni ad un progetto. Alla fine, scrisse al suo mentore, un grande ingegnere sotto la cui tutela il giovane aveva studiato, dicendo che gli voleva sottoporre il frutto dei suoi sforzi per avere l’opinione del suo docente. L’ingegnere rispose che di lì a breve si sarebbe dovuto comunque recare nella città in cui abitava il giovane e che sarebbe stato più che disponibile a passare da lui e vedere il suo progetto.

Con l’avvicinarsi della data stabilita per l’appuntamento, il giovane divenne sempre più agitato; sentiva che quello sarebbe stato il passo più importante di tutta la sua carriera. Considerava il progetto come l’incarnazione delle sue idee più creative; l’opinione del suo mentore ne sarebbe stata il sigillo finale. Arrivò la fatidica mattina; il giovane si svegliò e si rese conto che non avrebbe avuto il coraggio di affrontare il verdetto di persona. Lasciò il suo progetto manoscritto sulla tavola del suo studio insieme ad un biglietto nel quale si scusava per la sua assenza e chiedeva gentilmente all’ingegnere di lasciare una nota scritta con il suo commento. Dopo aver detto alla moglie di accompagnare l’illustre ospite nel suo studio, uscì di casa e si avventurò per strada.

Rientrò a tarda sera. Non appena diede un’occhiata al tavolo del suo studio, gridò e crollò a terra. La moglie lo trovò riversato a terra, pallido e dallo sguardo disperato. Sul suo tavolo giacevano il suo manoscritto quasi interamente coperto da macchie di inchiostro nero. “Non è esattamente presentabile”, disse la moglie, “ma forse lo puoi riscrivere se lo conosci a memoria?”

“Se lo conosco a memoria??!! Ogni singola linea di quel diagramma è incisa nella mia mente, potrei riscriverlo nel sonno, ma il problema non è questo!”

“E allora qual è?” Chiese stupita la moglie. “Il problema è che il più grande ingegnere della terra ha cancellato senza riserve gli ultimi dieci anni della mia vita!”

“Ah, il tuo maestro?” disse la moglie, “Ha mandato un messaggio che non sarebbe potuto venire oggi. Quello che è successo è che il gatto si è arrampicato sul tavolo ed ha urtato la boccetta dell’inchiostro”.

L’esempio è chiaro: il diagramma sarebbe la Torà e il gatto sarebbero gli uomini di altre credenze, così come l’inchiostro rovesciato dal gatto non mette in discussion minimamente la validità del progetto, cosi anche l’essere umano per quanto questo sia intelligente, non potrà mai mettere in discussione la parola di D-o, la Torà.

Di Yanki Tauber, per gentile concessione di Chabad.org