Ad ogni mese ebraico corrisponde un segno zodiacale ed i 12 segni sono suddivisi in quattro categorie che corrispondono ai quattro elementi (fuoco, terra, aria, acqua): ad ogni elemento sono associati tre segni. Secondo Rabbi Moshe Cordovero (il ‘Ramàk’) questa è la corrispondenza del mese – segno – elemento (Pardès Rimonè, 21,16):

Nissan – Ariete – Fuoco

Iyar – Toro – Terra

Sivan – Gemelli – Aria

Tammuz – Cancro – Acqua

Av – Leone – Fuoco

Elul – Vergine – Terra

Tishri – Bilancia – Aria

Cheshvan – Scorpione – Acqua

Kislev – Sagittario – Fuoco

Tevet – Capricorno – Terra

Shevat – Acquario – Aria

Adar – Pesci – Acqua

Il segno dello Scorpione, ad esempio, è associato con l’elemento ‘acqua’ poiché lo scorpione uccide solo qualcuno che è molto freddo.

Il Talmud elenca sette ‘pianeti’(non tutti sono considerati pianeti anche dall’astronomia classica): il Sole, Mercurio, Venere, la Luna, Marte, Giove e Saturno. Ciascuno di essi è associato a due segni, tranne il sole e la luna che sono associati ad un segno solo (5 x 2) + (2 x 1) = 12.

Come si concilia tutto ciò con l’insegnamento dei Saggi secondo cui “il popolo ebraico non è soggetto al mazal – fortuna e non c’è nessuna costellazione associata ad esso”?

Agli albori della storia del mondo appena creato, prima che la Torà fosse data al popolo ebraico, ogni creatura dipendeva dall’influenza delle stelle che governavano anche la nascita, la vita e la morte. ‘Mazal’ è la parola che in ebraico indica le stelle e le costellazioni e nel linguaggio moderno vuol dire ‘fortuna’. E’ collegata alla parola ‘nazal’ che significa “gocciolare” o “fluire”. Il concetto espresso è quello dell’influenza del “gocciolare” Divino sul mondo attraverso la formazione delle stelle che, nei loro mutamenti, riflettono i mutamenti dell’influenza Divina. Dopo che il Popolo Ebraico ha ricevuto la Torà, però, esso è stato tolto dal potere d’azione delle stelle e delle costellazioni e lo s’impara dalla storia di Avraham.

Il nome originario di Avraham era Avram e tale rimase fino a che D-o lo cambiò in Avraham – con l’aggiunta della lettera hei (una delle lettere che compongono il Nome di D-o) – e gli promise che avrebbe avuto un figlio dalla prima moglie Sara. Avraham aveva letto nelle stelle che non avrebbe avuto figli, ma l’aggiunta della lettera hei cambiò il suo destino. La hei corrisponde al numero cinque; la hei e il numero 5 sono quindi legati al cambio del mazal e alla fertilità. Sebbene la nascita sembri essere determinata dalle stelle, è determinata in realtà dalla lettera hei del Nome di D-o.

A sua volta, la hei può essere influenzata dalle azioni dell’uomo. D-o disse ad Avraham: “Per merito della lettera hei che ho aggiunto al tuo nome, i cieli sono ora sotto il tuo controllo, incluse tutte le stelle e le costellazioni”. Il numero 5 corrisponde anche ai 5 libri della Torà: le stelle non hanno potere su chi si dedica allo studio della Torà con lo scopo di metterne in pratica i precetti.

Basato sugli scritti di Rabbi Shimon bar Yochai; commento di Simcha Shmuel Treister, per gentile concessione di Kabbalaonline.org