"E sarà quando vi avvicinerte alla guerra, un kohen si avvicinerà"—Deuteronomio 20:2.

È mitzvà nominare un kohen che darà un discorso prima della battaglia, nel quale chiederà a chi non è idoneo al combattimento, sia perché fisicimante o emotivamente fragile o se la sua mente è distratta e incapace a focalizzare sulla battaglia, di lasciare l'esercito. La Torà menziona tre persone che non devono andare nel campo di battaglia: colui che ha costruito una casa e non l'ha ancora inaugurata, colui che ha piantato un vigneto senza averne ancora goduto dei frutti e una persona che è fidanzato senza essersi sposato.

Questo kohen si chiama Mashuach Milchamà ("colui che è unto per la battaglia").

Il discorso che dà è esattamente ciò che la Torà gli ingiunge a dire, nel libro di Devarìm, Deuteronomio. Dopo aver citato le parole bibliche, il kohen dice parole sue, per ispirare i soldati a combattere con coraggio per la vittoria della religione di D-o.

Dopo il discorso del kohen, la polizia militare lo ripete ad alta volce.

Tutto questo vale per una guerra standard, e non per una guerra di una mitzvà, come la guerra contro Amalek.