Perché il calendario ebraico è fatto in modo che il primo giorno di Rosh Hashanà non possa mai capitare di domenica, mercoledì o venerdì?

Risposta

Per evitare eccessiva perturbazione e certe complicazioni nella corretta osservanza della legge ebraica.

a) Se il primo giorno di Rosh Hashanà (1º giorno di Tishrei) cadesse di domenica, Hoshanà Rabbà (il 21º giorno dello stesso mese) verrebbe di sabato. Questo renderebbe impossibile il compiere la mitzvà dell'aravà.

Né sarebbe possibile rimandare la commemorazione di Hoshanà Rabbà al giorno seguente, poiché cadrebbe di Sheminì Atzeret un giorno già per se stesso santificato.

b) Se Rosh Hashanà cadesse di mercoledì o venerdì, Yom Kippùr (il decimo giorno di Tishrei) cadrebbe di venerdì o domenica.

Sarebbero così due giorni consecutivi in cui è proibito lavorare in maniera così rigida, perché le leggi concernenti la proibizione al lavoro di Shabbat si seguono anche a Yom Kippùr. I Rabbini hanno quindi concluso che questa situazione comporterebbe eccessivo disagio. Ad esempio, i morti sarebbero nella indegna situazione di rimanere insepolti per due giorni, perché non si possono fare sepolture né di Shabbat né Yom Kippùr (la legge ebraica permette la sepoltura durante gli altri giorni santi). Al fine di evitare questa ed altre difficoltà, i saggi hanno preventivato con cura il calendario ebraico già da molti secoli per impedire tali situazioni per tutti e per sempre.