A Sukkòt è una mitzvà raccogliere quattro specie di piante: un lulàv, un etròg, due aravòt (salici) e tre rami di hadassìm (mirto), che abbiano tre foglie ad ogni livello.

Nel Beth Hamikdash, queste Quattro Specie erano portate ogni giorno per sette giorni dai kohanim e dai visitatori al Bet Hamikdash. Tuttavia, fuori del Bet Hamikdash, secondo la Torà, si portavano solo il primo giorno di Sukkòt.

Dopo la distruzione del Tempio, R. Yochanan stabilì che gli ebrei portassero le Quattro Specie ogni giorno di Sukkòt per sette giorni, in ricordo del Bet Hamikdash.

Nel Bet Hamikdash i cohanim erano soliti girare intorno all'altare una volta al giorno con in mano le Quattro Specie, esclamando: “Ana Hashem Hoshia na!” Oh, Signore, salvaci!” Il settimo giorno di moèd essi giravano intorno all'altare sette volte in segno di commiato, mentre lo lodavano per aver concesso la riconciliazione.

Perché esiste il comandamento di prendere le Quattro Specie di Sukkòt?

Citiamo alcuni dei motivi dati dai nostri Saggi:

1) A Sukkòt l'Onnipotente stabilisce quanta pioggia cadrà nel prossimo anno. Dice Hashem: “Vi ho ordinato di prendere le Quattro Specie per concedervi dei meriti cosicché ci saranno piogge abbondanti durante l'anno”.

Tutte e quattro le specie crescono presso l'acqua.

- L'etròg prospera presso l'acquaa, come è detto nel Midrash Vayikrà Rabba 30:8.

- Le aravòt sono chiamate nella Scrittura arvei nachal, aravòt del fiume, poiché crescono principalmente presso i ruscelli.

- Gli hadassìm crescono bene presso i laghi, come è scritto in Zacharià (1:8).

- Le palme del lulav crescono in valli dove ci sono buone fonti d'acqua.

Dal momento che usiamo per una mitzvà queste Quattro Specie che hanno bisogno di abbondante acqua, Hasherm ci concede una gran quantità di pioggia.

2) Inoltre le Quattro Specie alludono ai nostri padri e le nostre madri, per merito dei quali l'Onnipotente ci accorda la Sua benedizione.

Etròg – Avraham, infatti l'etròg è detto “frutto bello” e Hashem adornò e abbellì Avraham con l'età avanzata e tutte le benedizioni terrene.

Lulav – Itzhak, la Torà chiama i lulavim kapot temarìm alludendo a Izchak che era kappat/legato all'altare come sacrificio).

Hadass – Yaacov, così come l'hadass è pieno di foglie, così Yaacov è stato benedetto con molti figli.

Aravà – Yosef, la cui posizione era quella di un padre del popolo Ebraico. Come l'aravá appassisce prima delle altre specie, così Yosef morì prima dei suoi fratelli.

Le nostre madri:

Etròg – Sara, Sara fu benedetta con l'età avanzata e tutte le buone cose terrene, così come l'etròg è chiamato un frutto bello.

Lulav – Rivka, come la palma da dattero produce frutti e le sue foglie hanno punte aguzze, così Rivka diede alla luce uno tzadik e un rashà.

Hadass – Lea, che ebbe più figli di tutte le madri, così come l'hadass abbonda di foglie.

Aravà – Rachel, che morì prima di sua sorella Lea, come l'aravà appassisce prima delle altre specie.

Quando si prendono le Quattro Specie, si dovrebbe tenere a mente il desiderio di modellare le nostre azioni secondo quelle dei nostri grandi padri e madri.

3) Le Quattro Specie rappresentano anche quattro tipi del popolo d’Israele.

- L'etròg è commestibile e profumato, e corrisponde all'ebreo che possiede sia la conoscenza della Torà sia le mitzvòt.

- Il lulav deriva dalla palma che fa i frutti, ma di per sè non ha buon odore. Esso rappresenta l'ebreo che studia la Torà, ma non compie le mitzvot.

- L'hadass emana un buon odore, ma non è commestibile, come l'ebreo che osserva le mitzvòt, ma manca di conoscenza della Torà.

- Le aravòt non sono né commestibili né emanano un buon aroma, come l'ebreo che è privo di Torà e di mitzvòt, ma è ancora legato alla comunità ebraica.

Disse Hashem: “Io non voglio distruggere nemmeno quest'ultimo gruppo; che tutte e quattro le parti si uniscano all'unisono, così che una possa espiare per l'altra!”

4) Infine, l'immagine dell'ebreo che sta di fronte ad Hashem tenendo dritto il lulav insieme alle altre specie assomiglia a quella di un generale che rientra vittorioso da una battaglia e agita in aria la lancia in segno di vittoria.

In effetti, di Sukkòt ogni membro del popolo d’Israele è un generale vittorioso. Questo punto è spiegato dalla parabola seguente:

“Due parti portarono il loro caso davanti al giudice. Entrambi avevano argomenti forti e convincenti. Una grande folla si riunì fuori dell'aula e aspettò incerta il verdetto del giudice. Finalmente il caso fu risolto, la porta si aprì e sulla soglia apparve uno degli imputati, con la lancia in aria. Tutti quelli lì riuniti capirono immediatamente che egli aveva vinto la causa e cominciarono ad applaudirlo”.

Similmente, a Rosh Hashanà le nazioni discutono contro Am Israel e il risultato della disputa è incerto. Tuttavia a Sukkòt risulta evidente chi ha vinto; poiché quando le nazioni vedono il popolo d'Israele con in mano i lulavìm, essi riconoscono che gli ebrei sono vittoriosi.

A quale disputa fra le nazioni si riferisce il midrash?

A Rosh Hashanà i sarìm, gli angeli guardiani, delle nazioni discutono: “Perché Tu dovresti, Hashem, perdonare il popolo ebraico per i suoi peccati? Non è meglio di altre nazioni. Anche gli ebrei servono idoli e commettono peccati di immoralità e di sangue. È giusto allora che Tu conceda il perdono al popolo ebraico più che alle altre nazioni?

Hashem, tuttavia, zittisce tutti gli accusatori, dimostrando loro il vero carattere dell'ebreo, che è evidente a Sukkòt ancor più chiaramente che a Rosh Hashanà e a Yom Kippur. Potremmo dire che durante le Feste Solenni. tutti gli ebrei digiunano e si pentono. temendo il giudizio severo dell'Onnipotente Non possiamo sapere se la loro Teshuvà è dettata o no dalla paura.

A Sukkòt, tutti i membri della nostra nazione agitano i loro lulavìm in tutte le direzioni, mentre si rallegrano. Manifestano quindi che accettanno il regno di Hashem di loro volontà, per amore, e dunque la vittoria finale sugli accusatori è compiuta.

Il numero quattro ha un significato speciale in relazione alle Quattro Specie. Le Quattro Specie corrispondono a quattro tipi di pena capitale comminata dal Bet Din (la lapidazione, il rogo, la morte per spada, lo strangolamento). Hashem dice: “Se prendi le Quattro Specie, Io ti perdonerò anche se tu fossi incorso in uno di questi quattro tipi di morte”.

Anche se si può usare una Succà prestata, per esempio quella del vicino, non si può fare altrettanto per quanto riguarda le Quattro Specie.

Il primo giorno di moèd, e fuori di Eretz Israel anche il secondo, non si può adempiere l'obbligo prendendo in prestito un lulav. Segue un resoconto al riguardo tratto dal Talmùd.

Mentre R. Gamliel, R. Yehoshua, R. Eleazar ben Azaryà e R. Akivà viaggivano su una nave, arrivò il giorno di Yom Tov di Sukkòt. C'era solo un lulav sulla nave, e apparteneva a R. Gamliel che aveva speso l'enorme somma di mille zuz per comprarlo. A Yom Tom si comportarono così: prima R. Gamliel lo prese e adempì la mitzvà. Poi lo diede a R. Yehoshua come regalo. Poiché ora apparteneva a R. Yehoshua, egli poteva adempiere la mitzvà con esso. Egli lo diede poi al prossimo come regalo, finché non fu infine restituito al padrone originale, R. Gamliel, come dono.

Anche se qualcuno spende una grande quantità di denaro per comperare un kit Arba Minim kasher e bello per moèd, non deve pensare che così ha perso qualcosa, anzi ha guadagnato. Questo è vero in due sensi:

Primo, una persona che spende molti soldi, non li spende veramente per se stesso, perché alla fine dovrà lasciarli. Invece la Torà e le mitzvòt che acquista restano eternamente.

Inoltre, i soldi che un ebreo spende in più in onore di Shabbat, Yom Tov, Rosh Chodesh e per l'insegnamento della Torà ai suoi figli gli viene rimborsato dal Cielo.

Come è scritto nel Midrash: “In Egitto Io ti ho comandato di prendere una manciata di rametti di issopo e di intingerli nel sangue del sacrificio Pasquale (Shemot 12:22). Quanto hai speso per comprare l'issopo? E un'erba che non costa quasi niente. E cosa hai ricevuto in cambio? Le spoglie del Yam Suf, le spoglie di Sihon e Og, e quelle dei trentuno re di Erez Canan.

“Se un ebreo spende parecchio denaro comprando un etròg e un lulav, quanto di più egli riceverà in cambio!”

Traduzione di Ruth Passerman