Troppo Buona per Dire No
Cara Tzippora,
In tutti i manuali su come essere genitori, e ne leggo molti, si discute spesso sulla necessità di porre dei limiti ai propri figli. Ma io sono talmente tenera che quando loro inizano a piangere o a implorare per questo o quell’altro, di solito mi arrendo. C’è forse qualcosa di male nel dire sempre di sì? Essere sempre buoni può, in effetti, nuocere ai propri figli?
Troppo Buona per Dire di No.
Cara Troppo Buona,
La tua è una domanda molto importante. Prima di soddisfare le richieste dei nostri figli è importante soppesare quali saranno le conseguenze della nostra indulgenza. Sicuramente sul momento ci sentiamo buone, come delle brave mamme o come i migliori papa, ma stiamo effettivamente aiutando i nostri figli o stiamo soltanto soddisfacendo il nostro ego? Se il bambino rimarrà sveglio fino a tardi, riceverà più attenzione o lo renderà solo nervoso e molto stanco l’indomani?
I manuali sull’educazione discuotono dell’argomento limiti perché i bambini ne hanno bisogno per il processo di crescita. Imparare l'autodisciplina ed imparare a gestire i propri impulsi sono una parte necessaria della crescita. Senza autodisciplina, mangeremmo fino a stare male. Senza controllare i propri impulsi, un adulto potrebbe lanciare per aria una sedia quando è arrabbiato o frustrato proprio come un bambino piccolo.
Siccome al momento è piacevole ottenere ciò che si vuole, se il nostro affezionato genitore continua ad esaudire ogni nostra richiesta, quale motivazione potremmo mai avere per imparare queste capacità importanti per la vita? Se i pianti e le implorazioni ci portano ad averla vinta o ci aiuteranno ad evitare una punizione, perché mai dovremmo imparare a seguire le regole? E senza seguire le regole, come potremmo rafforzare la fiducia in noi stessi e come potremmo imparare ad essere indipendenti?
Una persona che non ha queste qualità potrebbe avere difficoltà nel costruire un rapporto personale soddisfacente o nel formarsi una carriera. Questo perché persone abituate ad averla sempre come vogliono loro finiscono per diventare dipendenti da questo sistema, e non riescono ad agire in contesti in cui non vengono immediatamente soddisfatti.
In conclusione - sì, dire sempre di sì è essenzialmente sbagliato.
Un aspetto dell’essere genitori è la socializzazione. Un neonato nasce "non civilizzato" e i suoi genitori hanno la responsabilità di insegnargli ad essere un membro produttivo della società. Per questo, un figlio ha un gran motivo per essere riconoscente verso i genitori.
Inoltre, l'autocontrollo e la capacità di accettare una gratificazione tardiva sono necessari per qualsiasi atto spirituale - sia esso la preghiera, il digiuno di Yom Kippùr o perfino il Kiddùsh del venerdi sera. I genitori che desiderano incoraggiare lo sviluppo del proprio figlio come un essere spiritualmente e fisicamente completo, dovrebbero essere capaci di resistere all'impulso di cedere alle richieste di gratificazione immediata dei propri figli, poiché l'acquisizione di qualsiasi cosa, fisica o spirituale, richiede pazienza.
Quando cercherai di stabilire dei limiti ai tuoi figli, all'inizio incontrerai resistenza, poiché essi sono abituati ad ottenere subito ciò che vogliono. Sarà necessario essere persistente e consistente e non piegarsi di fronte all’ansia generate provocata dalle loro suppliche. Se vedranno che rimani ferma nella tua posizione, alla fine si abitueranno alle nuove regole da te stabilite. È incredibile quanto i bambini siano capaci di adattarsi…
Se non riesci ad instaurare un certo livello di disciplina da sola, forse sarebbe il caso di chiedere aiuto a un esperto, per prevenire problemi di comportamento a scuola, al parco o nelle fasi successive della crescita dei tuoi figli.
Tzippora Price è una terapista di coppia e famigliare con un ufficio a Ramat Beit Shemesh. Per gentile concessione di Chabad.org
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