La parashà di questa settimana inizia con Mosè, che si rivolge al popolo ebraico e racconta come l'intera nazione è riunita in piedi per accettare il patto. 'Voi siete tutti in piedi oggi... per accettare il patto con il Sign-re'.
Questa parte della Torà viene sempre letta lo Shabbat prima di Rosh Hashanà, ed i nostri saggi spiegano che la parola 'oggi' nel versetto si riferisce a Rosh Hashanà che accade ogni anno.
Questo versetto ci insegna inoltre due cose importanti su Rosh Hashanà.
In primo luogo; che a Rosh Hashanà stringiamo un patto con Hashem.
In secondo luogo: l'importanza di Ahavat Israel, ossia dell’amore e dell'unità che di deve essere tra il popolo Ebraico, prima e durante Rosh Hashanà.
In verità questi due concetti si completano a vicenda.
Infatti, quando una persona medita sul fatto che a Rosh Hashanà, pur essendo una piccola creatura, egli stringerà un patto con l'infinito D-o Onnipotente, sarà molto preoccupato a valutare se stesso e il suo comportamento passato e di come non abbia pensato di curarsi del suo prossimo abbastanza.
Questo è naturalmente il primo passo verso l’unità. Tuttavia il lavoro non si ferma qui.
L’unità descritta sopra richiede non solo la tolleranza del prossimo o di non pensare male di una persone che è meno intelligente di se stessi, ma soprattutto, la certezza di completarsi l’uno l’altro e di essere importanti gli uni per gli altri come gli arti di un corpo solo.
Shana Tovà.
Adattato da Likutè Sichòt vol 2.
לע"נ הרה"ח הר"ה"ג ר' אברהם דוב בן ר' יהושע ז''ל In beloved memory of Rabbi Abraham B. Hecht obm.
Rav Yaakov Kantor è direttore della Chabad Jewish Center a Lugano
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