La moglie del Rebbe, la Rabbanit Chaya Mushka, fu diverse volte incaricata di missioni pericolose.
Prima del suo matrimonio, suo padre, il precedente Rebbe di Lubavitch, Rabbi Yossef Yitzchak la incaricò di portare cibo kashèr e candele alla Yeshivà Novardok che funzionava clandesitnamente a Rostov. Era il periodo postrivoluzionario. Feroci combattimenti dilaniavano le popolazioni civili e la gente veniva giustiziata per strada senza processi. Convinta della vitale necessità di sopperire ai bisogni dei giovani desiderosi di studiare la Torà, la Rabbanit non esitò ad esporsi a minacciose situazioni pur di portare a termine la mansione affidatale.
Dopo il matrimonio (nel 1928), la Rabbanit si trasferì a Berlino con il Rebbe ove lui studiava. Con l’avvento del nazismo, entrambi scapparono in Francia. Il fratello del Rebbe, Rabbi Israel Ariè Leib, viveva anch’egli in quel periodo in Francia ma intendeva stabilirsi in Terra Santa, in Eretz Israel, chiamata a quei tempi Palestina**. A tal fine, aveva bisogno di certificati che solo il governo tedesco poteva rilasciargli. Il Rebbe gli disse che si sarebbe recato in Germania. Ma la Rabbanit, sapendo che i nazisti arrestavano, nelle loro retate tutti i rabbini ed esponenti delle comunità ebraiche, propose di sostituirlo. Quest’impresa era, inutile precisarlo, un grave rischio, ma ella non esitò un istante ad affrontarla. Giunta in Germania, gli ufficiali nazisti le ingiunsero di declinare le sue generalità nonchè quelle dei membri della sua famiglia. Furono stupiti quando rispose che il suo cognome da coniugata era Schneersohn, che suo padre si chiamava Schneersohn anche lui (infatti era una lontana parente di suo marito) e che pure il cognome da nubile di sua madre era sempre Schneersohn. I nazisti credettero che le sue dichiarazioni fossero mendaci. Registrarono nei loro dossiers le informazioni da lei fornite, senza omettere di assicurarle che, appena Parigi sarebbe stata conquistata (!), l’avrebbero ricercata e imprigionata. Nonostante i loro sospetti, riuscì ad ottenere i preziosi documenti…
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Dopo la dipartita del padre, rabbi Yossef Yitzchak, fu lei a persuadere il marito a prendere le redini del movimento Lubavitch, ben consapevole dell’impatto che tale decisione avrebbe avuto sulla sua vita privata. Rimaneva sveglia fino a tardi per aspettare il Rebbe. Si alzava molto presto di mattina per bere in sua compagnia una tazza di caffé. Ella si industriava, in tutti i modi, a salvaguardare la pace in casa, procurava al marito serenità ed evitava di causargli crucci e fastidi.
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La Rabbanit evitava gli onori.
Quando usciva per le commissioni, chiedeva al suo segretario di condurla in centri commerciali dove nessuno avrebbe potuto riconoscerla. Un giorno, si recò in un negozio per acquistare un cappotto e proprio lì vi si trovava anche la Rabbanit di Satmar. La signora che l’accompagnava la riconobbe e sussurando, informò la Rabbanit di Satmar davanti a chi si trovavano. Quest’ultima si diresse immediatamente verso l’illustre cliente, le strinse calorosamente la mano ed entrambe avviarono una conversazione amichevole e briosa. Lasciando il negozio, la Rabbanit Chaya Mushka annunciò che non vi si sarebbe mai più recata, ora che l’avevano notata.
Una giorno affermò: «Non posso fare le compere in negozi dove vengo riconosciuta, in quanto la gente penserebbe di essere nell’obbligo di concedermi privilegi e particolari premure, cosa che io voglio evitare assolutamente! » Infatti, i numerosi residenti del suo quartiere non la videro mai, neanche una volta in lunghissimi anni. Molti conobbero il suo viso solo dopo che decedette, quando vennero pubblicate le pochissime fotografie di cui si disponeva.
Così era la Rabbanit Chaya Mushka : l’incarnazione della dignità, dell’umilità e di un’autentica regalità.
Quest’anno il 22 Shevat si commemora l'anniversario della dipartita della Rabbanit Chaya Mushka. Che il suo merito personale e il merito delle migliaia di bambine e ragazze che portano il suo nome, come le centinaia di istituzioni che recano il suo nome, possano rendere imminente la venuta immedita di Mashiach.
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