Rabbi Chanina ben Dosa era talmente povero che spesso lui e sua moglie non avevano cibo per Shabbat. Ogni Venerdi, prima di Shabbat, ella buttava un pezzo di carbone ardente nel forno affinché il fumo esca dal suo camino e i vicini pensino che aveva cibo con il quale cucinare.
Una vicina malevola disse, “So che non hanno nulla. Andrò a vedere la fonte del fumo”.
Quando bussò alla porta, la moglie di Rabbi Chanina ben Dosa era umiliata e andò a nascondersi in una stanza interna. La vicina impicciona entrò comunque. Accadde un miracolo ed ella trovò un forno pieno di filoni di pane e una ciotola piena di impasto.
Disse ella: “Vieni, vieni! Porta la spatola. Il tuo pane sta iniziando a bruciare e devi tirarlo fuori presto!”
La moglie di Rabbi Chanina ben Dosa disse: “è per questo che sono andata nella
stanza interna”.
Infatti, dissero i Saggi, ella stava dicendo la verità. Poiché era talmente abituata a miracoli, che non era sorpresa che i carboni ardenti si erano trasformati in pane.
Più tardi la moglie di Rabbi Chanina gli disse: “per quanto tempo ancora dovremo soffrire così?”
“Cosa possiamo fare?” Rispose lui.
“Prega che riceviamo qualcosa di valore” disse lei.
Egli pregò, e un’apparizione di una mano tesa dal cielo gli diede una gamba di tavolo d’oro. Più tardi egli ebbe un sogno nel quale vide tutte le persone giuste nel mondo a venire che mangiavano attorno a tavoli a tre gambe mentre lui e sua moglie stavano mangiando a un tavolo con due gambe.
Egli chiese a sua moglie: “ti va bene se tutte le altre persone giuste mangeranno a tavoli a tre gambe mentre tu e io mangeremo a un tavolo al quale manca un gambo?”
“Cosa possiamo fare?” ella chiese, “prega che ti venga tolto”.
Egli pregò e gli fu tolto.
I saggi notarono che il secondo miracolo fu ancora più grande del primo poiché secondo la tradizione I cieli danno ma non riprendono indietro.
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