Mi sono sposata da poco con un uomo meraviglioso. Lui ha due figli adolescenti dal suo primo matrimonio che hanno preso ad odiarmi (non sono molto più vecchia di loro), anche se non mi conoscono ancora, e stanno rendendo la mia vita impossibile. Sono duri e irrispettosi verso di me e non posso tollerare questo comportamento a casa mia. Come fare?

Anche nelle migliore delle ipotesi, un secondo matrimonio è sempre un passaggio difficile quando coinvolge i figli. Il tuo caso è complicato dal fatto che hai la sensazione di essere odiata da loro.

Per cominciare, tuo marito è consapevole del loro comportamento nei tuoi confronti? Ti mancano di rispetto anche in sua presenza o solo quando lui non è in casa? È importante che lui sappia cosa succede e tu hai ragione a non voler permettere loro di comportarsi così in casa tua.

Se ci mettiamo però nei loro panni, dal loro punto di vista tu rappresenti una grande minaccia; sono preoccupati del fatto che sei entrata nella vita del padre ed hanno paura di esserne cacciati via. Succede troppo spesso, purtroppo, che un uomo si sposi in seconde nozze con una donna più giovane, abbiano figli ed i figli del primo matrimonio finiscano con l’essere ignorati. Questo non vuol dire che è ciò che succederà a voi ma voglio farti capire una possibile ragione e fonte del timore che i ragazzi potrebbero avere.

I figli non vogliono mai che i genitori divorzino; anche se il divorzio è “pacifico”, per loro è sempre un trauma e coltivano a lungo, se non per sempre, la speranza nascosta che un giorno i genitori tornino insieme. Il tuo matrimonio ha mandato in frantumi il loro sogno e tu ne sei la causa, poiché ora hanno la certezza che i genitori non si riuniranno più. Non conosco i dettagli del divorzio ma se, ad esempio, è stato più voluto dal padre che dalla madre, i ragazzi provano ancora più risentimento nei tuoi confronti.

Credo che la cosa migliore sia quella di gestire la situazione in un modo a breve termine e di cercare contemporaneamente una soluzione a lungo termine. Devi accettare e rispettare il fatto che il padre ama i suoi figli e li vuole nella sua vita, e lo vuole anche per te. Essi devono continuare a far parte della sua vita e lui della loro.

In questo momento non sono pronti ad accettarti come parte del loro rapporto col padre; se tu continui ad essere presente quando loro vengono a casa vostra, alla fine essi eviteranno il padre e proveranno risentimento nei suoi confronti, e questa sarebbe la peggior conseguenza per tutti. Il mio consiglio è quello di fare un grosso sforzo e non essere in casa quando arrivano loro. A meno che essi non chiedano espressamente che ci sia anche tu, organizzati diversamente e lascia a tuo marito il tempo e lo spazio di cui ha bisogno per i suoi figli. So che questo vuol dire lasciare casa tua, ma è necessario. Fa però in modo che questi ragazzi sappiano quanto tu voglia che trascorrano del tempo col padre e collabora a fare programmi che a loro piaceranno. Cerca di scoprire qual è il loro cibo preferito e riempine la dispensa, oppure cucina qualcosa che sai che a loro piace, e poi esci di casa. Se tu perseveri nell’essere gentile e premurosa, sarà sempre più difficile per loro disprezzarti. Inoltre, più restano vicini al padre, maggiori sono le possibilità che vorranno cominciare a stabilire un rapporto anche con te. Quando non sei fisicamente presente ma lasci il segno della tua affettuosità, dai loro l’opportunità di abituarsi all’idea che il padre si è risposato senza doverti affrontare, cosa per cui ora non sono pronti. Questo è il mio suggerimento a breve termine.

A lungo termine, si spera che avrai la possibilità di trascorrere in futuro del tempo con loro e di entrare lentamente nelle loro vite. Continuerei allo stesso tempo a rispettare i loro sentimenti, per cui se non vogliono che tu sia presente ad una recita scolastica, non andare. Devi mostrare di essere sicura del tuo matrimonio e di non aver bisogno di esserci tutte le volte che c’è anche il padre. In un secondo momento, dopo – e solo dopo – che avrai dato loro tempo e spazio a sufficienza per abituarsi a te, non dovrai più continuare ad uscire di casa tutte le volte che arrivano loro. Quando saranno a casa con voi dovrà essere chiaro che ti devono rispettare; se non ci riescono, allora dovranno vedere il padre in un altro posto.

È importante anche che tu non provi, per ora, a fare il genitore. Hanno un padre e una madre, e sono adolescenti e non infanti. Non devi tentare di far loro da madre a meno che non siano loro in qualche modo a chiederlo. Dai loro un consiglio solo se lo chiedono. Se poi dici di non essere molto più vecchia di loro, ti potranno vedranno come un’amica ma con tutta probabilità mai come un genitore. Dal canto suo, il padre deve rassicurarli sul fatto che continua ad essere un genitore per loro.

Mi auguro che quanto detto sopra ti sia utile e che tu sia in grado di fornire a tuo marito e a loro un po’ di spazio fino a che tutti voi vi sarete abituati alla nuova situazione. Vi auguro che arriverà presto il giorno in cui questi ragazzi si renderanno conto che tu non sei una nemica ma una meravigliosa aggiunta nella loro vita.

Buona fortuna!

Di Sara Esther Crispe, per gentile concessione di chabad.org