Come veniva celebrato il Kippur a Gerusalemme ai tempi in cui esisteva ancora il Beit Hamikdash?

Una settimana prima di Yom Kippur, il Cohen Gadol (Sommo Sacerdote) si recava nel Beit Hamikdash (Tempio Sacro) in grande processione. Tutti gli abitanti della città venivano a vederlo oppure ad accompagnarlo.

Dapprima veniva il re ed i principi, seguiti dai Leviim, tutti vestiti con toghe di seta blu. Seguivano poi i Cohanim, vestiti con toghe bianche, e poi i cantanti, i musicisti, i trombettieri, e tutte le altre persone che prestavano servizio nel Beit Hamikdash - compresi i portieri che custodivano le porte, e gli addetti alla manutenzione. I rabbini camminavano vicini al Cohen Gadol, mentre Cohanim con bacchette d’oro si prodigavano a tenere sgombra la strada. Ultimo di tutti arrivava il Cohen Gadol in persona, e con lui i Cohanim più anziani e più autorevoli.

Allorchè arrivavano al Beit Hamikdash iniziavano le preghiere. Le migliaia di voci unite in preghiera erano talmente potenti che gli uccelli volando su Gerusalemme a momenti piombavano al suolo dallo spavento.

La notte di Yom Kippur il Cohen Gadol rimaneva sveglio per tutta la durata della notte stessa. Gli altri Cohanim stavano seduti e studiavano la Torà con lui affinchè non si addormentasse. Quando il giorno volgeva al tramonto, indossava toghe d’oro ed offriva il prima sacrificio stabilito per Yom Kippur. Prima di entrare nel Kodesh Hakodashim (la parte più sacra nel Beit Hamikdash), dove soltanto il Cohen Gadol aveva il permesso di entrare, egli toglieva le sue vesti d’oro, ed indossava una toga bianca, il che lo faceva assomgliare ad un angelo di Hashem, “D-o”. Egli implorava Hashem, e Lo pregava di perdonare il popolo ebraico e di concedere ad esso un buon anno nuovo.

Per tutta la durata del giorno i Cohanim, i Leviim e tutto il popolo presente stavano in silenzio, osservando i sacrifici ed ascoltando le preghiere del Cohen Gadol. E quando il Cohen Gadol pregava e pronunciava il nome di Hashem, tutti si prostravano a terra e dicevano ad alta voce: “Benedetto sia il nome della gloria del Suo regno per sempre ed in eterno!”.

Come era meraviglioso osservare il Cohen Gadol mentre usciva dal Beit Hamikdash! Sembrava un re nello splendore della sua incoronazione. Non avvenne mai che il popolo sentisse fame o sete o stanchezza.

C’era una striscia rossa appesa all’ingresso del Beit Hamikdash. Verso notte, al termine di Yom Kippur, il popolo scrutava la striscia rossa per vedere se diveniva di colore bianco come la neve. Ciò era il segno che Hashem aveva perdonato loro i peccati fatti.

Dopo che Yom Kippur era terminato, nessuno si affrettava verso casa per mangiare. Dapprima prendevano torce infuocate ed accompagnavano il Cohen Gadol a casa sua. Ognuno si dava da fare per essere in prima linea e per fargli gli auguri durante il tragitto. Tutte le finestre delle case erano decorate con ghirlande di fiori, splendidi tappeti e tessuti colorati, in quanto il popolo era felice e riconoscente, di aver avuto il perdono da Hashem.

Fortunati coloro che ebbero la fortuna di assistere a questo meraviglioso avvenimento!