Amràm, figlio di Kehàt, fu la guida del popolo ebraico in Egitto e padre dei più grandi leader ebrei della storia: Moshè (Mosè), Aharòn (Aronne) e Miriàm. Questo articolo fornisce un riassunto della sua vita basato su informazioni sparse, prese dal Pentateuco, dal Talmud, dal Midràsh, e dai commentari.
Amràm sposa Yochèved
Amràm sposò sua zia Yochèved in Egitto. Lei era figlia di Levì, e il padre di Amràm (Kehàt) era il figlio di Levì. Amràm e Yochèved ebbero una figlia (Miriàm) e due figli (Aharòn e Moshè)1.
Tempo dopo, D-o avrebbe proibito di sposare la propria zia, ma in quell’epoca era ancora permesso. Perché Mosè veniva da un tipo di unione che dopo sarebbe stata vietata? La Tradizione spiega che Mosè nacque da questa unione in maniera che mantenesse la propria umiltà2.
Amràm si risposa con Yochèved
“Un uomo della casa di Levì andò e sposò una figlia di Levì”3.
Questo versetto, preludio alla nascita di Moshè, indica che Amràm divorziò da Yochèved e poi la risposò4. Il Talmud spiega l’accaduto:
Dopo che il Faraone decretò che tutti i neonati ebrei maschi dovevano essere uccisi, Amràm divorziò dalla moglie: “Ci affatichiamo per niente”, diceva. “Tutti i nostri maschi verranno in ogni caso uccisi!”. Quando gli ebrei videro che questo uomo di grande calibro si separò dalla vita di coppia, seguirono il suo esempio. Miriàm si rivolse al padre in tono accusatorio: “Tu sei peggiore del Faraone! Il Faraone ha ordinato che vengano uccisi i maschi, mentre il tuo decreto impedisce di nascere anche alle femmine! Il decreto del Faraone colpisce i maschi in questo mondo, ma la tua decisione li colpisce anche nel mondo a venire! Il Faraone è un malvagio e il suo decreto può essere raggirato; tu, padre, sei un giusto e il tuo ordine verrà compiuto!”.
Amràm considerò il saggio consiglio della figlia e risposò Yochèved, con l’intero cerimoniale come se fosse stato un primo matrimonio. Egli rese pubblico questo secondo matrimonio e incoraggiò anche gli altri uomini a risposare le mogli dalle quali si erano separati. Tempo dopo, quando nacque Moshè, Amràm baciò Miriàm e la ringraziò del consiglio datogli5.
Vengono date riverse ragioni sul perché i nomi di Amràm e Yochèved non sono menzionati nel versetto citato: “Un uomo della casa di Levì andò e sposò una figlia di Levì”6.
Nachmanide7 spiega che questa è una scelta tecnica. Ogniqualvolta sono introdotti nuovi personaggi, la Torà li collega a persone che sono già state menzionate. Se i nomi di Amràm e Yochèved fossero stati specificati qui, la Torà avrebbe dovuto tracciare il loro lignaggio fino a Levì, e la Torà voleva aspettare a farlo successivamente. In Esodo cap. 6, la Torà menziona il nome di Amràm per la prima volta e rende nota la sua parentela con Levì: “Levì ebbe tre figli, Ghershòn, Kehàt e Merarì; Amràm era il figlio maggiore di Kehàt”8.
Il suo nome
Lo Zòhar spiega il nome “Amràm” in maniera allegorica. Am ram significa “nazione esaltata”, e allude ai figli di Amràm che erano di eccezionale calibro9.
Portare il Cielo giù in Terra
Amràm era uno dei sette giusti che aiutarono a riportare la Presenza di D-o in Terra10.
Quando D-o creò il mondo, la Sua Presenza (la Shechinà) fu rivelata. Nelle successive sette generazioni, la Shechinà si allontanò, risalendo da un cielo all’altro, a causa dei peccati dell’umanità.
Poi sorsero sette generazioni di uomini giusti, tzadikìm, e fecero sì che la Shechinà tornasse nel mondo:
1. Abramo
2. Isacco
3. Giacobbe
4. Levi
5. Kehat
6. Amràm
7. Mosè
Senza peccato
Amràm era una delle quattro persone che si dice siano morte solo per il “consiglio del serpente”. Si tratta del serpente che suggerì a Eva di mangiare dall’Albero della Conoscenza. Queste quattro persone non avevano nessun peccato, e sarebbero quindi vissute per sempre; morirono solo perché dopo che Eva mangiò dall’Albero, D-o decretò la mortalità per tutta l’umanità11.
Alcuni attribuiscono la nomina di Moshè come leader del popolo come ricompensa per la rettitudine di Amràm12.
traduzione Deborah Cohenca Klagsbald
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