Domanda: Durante il seder di Pesach si legge un paragrafo che descrive come il Sign-re disse ad Avrahàm che i suoi discendenti andranno in Egitto per quattrocento ani. Tuttavia, da ciò che ho letto altrove deduco che gli israeliti sono rimasti in Egitto per poco più di duecento anni. Sicuramente il Sign-re non ha errato quando ha decretato quattrocento anni di esilio, sono sicura che c’é una spiegazione, potresti fornirmela?

Risposta: effettivamente il Sign-re ha predetto Quattrocento anni di esilio. Durante il patto tra le parti, brit ben habetarìm, Egli disse ad Avrahàm: “Saprai che il tuo seme saranno stranieri in una terra non loro, ed essi li schiavizzeranno e li opprimeranno, per quattrocento anni”. Ciò nonostante, un calcolo degli anni passati in Egitto rivelerà che essi vi hanno passato meno tempo.

I nostri Saggi spiegano che il conto dei quattrocento anni iniziò alla nascita di Yitzchak, infatti il decreto Divino non riferisce all’Egitto per nome, piuttosto dice
“una terra non loro”. Appena Avrahàm ebbe un figlio, il suo seme diventò soggetto a vivere in paesi non loro, incluso la terra di Canaan, che a quell tempo non era loro.

Yitzchak aveva sessant’anni quando nacque Ya’akòv, e Ya’akòv aveva 130 anni quando scese in Egitto. Ciò significa che erano trascorsi 190 dei 400 anni prima che gli Israeliti arrivassero in Egitto. Quindi essi erano lì per un totale di 210 anni.

È interessante notare che quando Ya’akòv diede istruzioni ai suoi figli di scendere in Egitto egli disse, “scendete ("רדו") e comprate [cibo]”. Il valore numerico delle lettere che compongono la parola ("רדו") è proprio 210!

Chani Benjaminson e Naftali Silberberg per gentile concessione di Chabad.org