Più di duemila anni fa, il re Antioco IV Epifane, che dominava su Èretz Israèl cercò di imporre agli ebrei la cultura greca, costringendoli ad abbandonare Hashém e diventare idolatri, vietando alcune importanti norme della Torà, lo Shabbàt, la circoncisione e la santificazione della luna nuova e ponendo degli idoli nel Santuario. Gli ebrei si ribellarono e, sotto la guida della famiglia degli Khashmonaìm, sconfissero Antioco.

Il 25 Kislév del 165 (anno ebraico 3622) ripresero possesso del santuario. Quando gli ebrei vittoriosi vollero purificare il tempio profanato trovarono solo una piccola quantità di olio per la menorà in una boccetta chiusa con il sigillo del Sommo Sacerdote, una quantità che bastava per un solo giorno. Fu allora che avvenne un miracolo: quel poco olio bastò per otto giorni, il tempo necessario per preparare olio nuovo.

Per commemorare il miracolo si accendono i lumi di una lampada a otto braccia (più una centrale) chiamata chanukiyà.