Nella ricorrenza di Shavu'òt si celebra il giorno solenne in cui D-o diede la Torà al popolo Ebraico sul monte Sinai, 3320 anni fa. Tutte le anime, le nostre come quelle dei nostri antenati, assistettero a tale evento ai piedi del monte udendo i Dieci Comandamenti dalla Voce del Sign-re stesso. Per rispettare e rinnovare il nostro patto, il primo giorno di Shavuòt ci si reca al Bet HaKnesset (sinagogoga) al fine di seguire la lettura dei Comandamenti.

Shavu'òt significa "settimane" e si riferisce alle sette settimane trascorse dall'uscita dall'Egitto al dono della Torà. Diversi milioni di uomini, donne e bambini, furono testimoni della rivelazione di Dio. Il Midràsh insegna che le anime di tutte le generazioni, passate e future, erano presenti al Sinai. I saggi dicono che dobbiamo sempre vedere la Torà come se l'avessimo appena ricevuta: a Shavu'òt dobbiamo rinnovare l'impegno di studiarla e osservarla.

La festività di Shavu'òt dura due giorni, inzia al tramonto del 5 Sivan e termina dopo il crepuscolo del 7 Sivan.

  • Donne e ragazze accendono le candele entrambi le sere.
  • È usanza studiare Torà tutta la notte.
  • Uomini, donne, bambini e perfino neonati, tutti hanno l’obbligo di ascoltare attentamente la rilettura dei Dieci Comandamenti.
  • Si mangiano pasti festivi e non si lavora come con altre grandi festivià.
  • È usanza mangiare cibi di latte.
  • Comunità Ashkenazite recitano la preghira di Yizkòr nel secondo giorno della festa.
  • In molte comunità si usa leggere il libro di Ruth.

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Tratto da Lekhaim, Mamash e PensierdiTora.