Finalmente, dopo quarant’anni nel deserto, il popolo ebraico si trovava sulla soglia della Terra Promessa. Moshè era ancora la guida del popolo, pronto ad attraversare il Giordano per conquistare e abitare la Terra.
È proprio a questo punto che un gruppo di persone – dalle tribù di Reuben e Gad – vennero da Moshè con una richiesta interessante.
“Noi abbiamo un’abbondanza di gregge”, dissero, “e la zona nella quale ci troviamo è molto adatta al pascolo. Vorremmo rimanere qui, oltre il Giordano, e non entrare nella futura Terra d’Israele”.
“Ma è possibile che i vostri fratelli andranno a combattere e voi rimarrete qui?” ribatté Moshè. “No”, dissero, “costruiremo dei rifugi per il bestiame e delle città per i nostri figli e poi ci affretteremo a prendere le armi e andare davanti ai nostri fratelli finché li porteremo al loro posto. Non torneremo alle nostre case finché tutti i figli d’Israele prenderanno possesso del loro territorio”.
Moshè accetta la proposta dicendo “…costruite città per i figli e rifugi per le bestie, e fate ciò che avete detto”. (Bemidbar 32, 1-42).
Si noti che nella sua risposta Moshè parla prima dei figli e poi del bestiame, mentre nella richiesta delle tribù l’ordine fu quello contrario.
Il grande commentatore Rashì scrive che queste tribù erano preoccupate più per i loro beni che per i loro figli e Moshè dovette impartire loro una lezione sulle priorità: prima la famiglia, poi i beni.
Certo che bisogna lavorare per poter portare avanti la famiglia, ma quando abbiamo questa Parashà davanti dobbiamo fermarci un attimo e pensare se abbiamo i valori al posto giusto e se le nostre priorità hanno un vero senso.
Gran parte del nostro tempo è preso dal poter arrivare al fine e non dal fine stesso, ma bisogna sempre ricordare che “la cosa migliore che si può spendere sui bambini non sono i soldi ma il tempo”.
Il sesto Rebbe di Lubavitch, Rabbi Yosef Yitzchak Schneersohn, disse che “la verra ricchezza non si misura con proprietà, azioni e così via. La vera ricchezza ebraica consiste nel essere benedetti con figli che camminano nelle vie del Sign-re.”
Ci auguriamo tutti, quindi, molta ricchezza…
Basato sulle opere del Rebbe di Lubavitch
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