Il sabato ebraico, lo Shabbat, presenta elementi apparentemente contrastanti. Da un lato viene definito nella Torà come giorno di riposo e di piacere, dall’altro è proibito in questo giorno fare determinate azioni che potrebbero contribuire a farlo diventare un giorno di piacere e di riposo! Ad esempio, il divieto di accendere la luce durante il sabato o quello di non accendere del fuoco può provocare dei disagi e scomodità. Come si possono conciliarequesti due aspetti?

In realtà la convinzione che il riposo dello shabbat consista nell'astenersi dagli sforzi fisici è errata. Come si nota dai divieti imposti dalla Torà, durante lo Shabbat sono incluse anche azioni che non richiedono alcuno sforzo fisico, come il trasporto in un luogo pubblico che include il trasporto di qualsiasi oggetto, anche se è piccolo e leggero. La Torà, quindi, vieta il trasporto persino di un ago ma non proibisce di spostare un mobile pesante all'interno del proprio appartamento, cosa che richiede un grande sforzo fisico. È necessario quindi studiare ed approfondire il vero significato dello Shabbat.

Lo scopo dello Shabbat è quello di portare la persona ad un riposo che è diverso dall'idea comune di "riposo". Questo riposo non è solo quello del corpo ma è soprattutto un riposo dell’anima. In questo giorno ci distacchiamo completamente dalle attività e dall'atmosfera dei giorni feriali per passare ad una vita spirituale e astratta. Una vita impregnata nelle preghiere e nello studio della Torà e dedicata interamente all’avvicinamento e all'attaccamento al Creatore dell’universo.

Non abbiamo preoccupazioni: niente negozio né azioni della borsa, niente macchina né giardino, né telefoni, né internet: oggi è Shabbat, Kodesh per D-o.

È proprio questo distacco totale da ogni azione materiale, anche se non richiede nessuno sforzo particolare, che ci porta alla serenità ed al riposo dell’anima e dà la forza, finito lo Shabbat, di tornare nel mondo materiale in pieno vigore. Shabbat ci disintossica, per così dire, dal ritmo sfrenato della vita quotidiana e ci mostra che non siamo noi i padroni del mondo ma che c’è un D-o che ha creato ogni cosa, e tutto è in mano Sua.

D-o non ci ha dato il giorno dello Shabbat da rispettare per renderci la vita complicata. Come dice il Talmud: “D-o disse a Moshé: Ho un oggetto prezioso nei miei tesori e voglio darlo in regalo ai Miei figli - questo oggetto si chiama Shabbat.”

D-o ci ha dato un regalo meraviglioso che non ha uguali né precedenti. È un regalo che va conquistato e apprezzato e non dobbiamo essere ingrati rifiutandolo. Per percepire il valore di questo regalo Divino è necessario studiare, approfondire ed agire: in questo modo potremo arrivare a quel “giorno che sarà tutto Shabbat e riposo in eterno”, con la venuta di Mashiach