La rappresentazione dello Shabbàt come sposa e regina, così frequente nei canti dedicati al sabato e ampliamente utilizzata dalla mistica ebraica della scuola di Safed, ha le sue radici nel Talmùd.
Per quanto scomodo possa a volte sembrare, dobbiamo amalgamare la nostra visione di D-o con la visione di D-o che è incorporata nel corpo storico collettivo della nostra tradizione.
Shabbat ci disintossica, per così dire, dal ritmo sfrenato della vita quotidiana e ci mostra che non siamo noi i padroni del mondo ma che c’è un D-o che ha creato ogni cosa, e tutto è in mano Sua.
Se è importante per te, troverai la formula giusta adatta alla tua personalità (in ottemperanza ai precetti, s'intende) per trascorrerlo pacatamente e ne trarrai gran beneficio.
o Shabbat ci rammenta che la vita di un ebreo non è sottomessa alle leggi naturali, l’ebreo di natura è sovrannaturale ed anche quando si occupa di cose mondane egli le trasforma in spirituali
Lo strano uso della forma passiva verrà fatto il lavoro – invece della forma più semplice e diretta: lavorerai– fa pensare che la Torà voglia mettere l’accento su un atteggiamento passivo
Ibn Ezra ci spiega: "non vi è cosa più difficile per un uomo di essere nel potere di un altro uomo come lui, per questo si inizia con il diritto dello schiavo".
La tradizione
ebraica ci dice che Adamo si rassegnò al suo fato solo allorché gli fu detto che avrebbe dovuto lavorare... “Il lavoro è una gran cosa”, dicono i nostri saggi, “perché onora chi lo fa”
Nella rassegna che segue, alla descrizione del tipo di attività compresa in ogni categoria seguirà quella di alcune melakhòt che ricorrono frequentemente nella prassi e di alcune delle ghezeròt relative
Il concetto di tempo, secondo il modo di pensare ebraico, non è quello di un flusso lineare che passa; è un processo in cui passato, presente e futuro sono legati l'uno all'altro, non solo da un rapporto di causa ed effetto
Shabbat ci disintossica, per così dire, dal ritmo sfrenato della vita quotidiana e ci mostra che non siamo noi i padroni del mondo ma che c’è un D-o che ha creato ogni cosa, e tutto è in mano Sua.
È indispensabile creare un intermezzo spirituale ogni settimana per non perdersi la visione d’insieme dell’interazione con la materialità in base alla quale stabiliamo questa abitazione
Ibn Ezra ci spiega: "non vi è cosa più difficile per un uomo di essere nel potere di un altro uomo come lui, per questo si inizia con il diritto dello schiavo".
Per quanto scomodo possa a volte sembrare, dobbiamo amalgamare la nostra visione di D-o con la visione di D-o che è incorporata nel corpo storico collettivo della nostra tradizione.
Mentre mi recavo verso la macchina parcheggiata due strade più lontano, sentii che non volevo andare a casa - non ancora. Devo aver girato intorno per le vie tre o quattro volte pensando esclusivamente a ciò che avevo sperimentato.
Mentre mi recavo verso la macchina parcheggiata due strade più lontano, sentii che non volevo andare a casa - non ancora. Devo aver girato intorno per le vie tre o quattro volte pensando esclusivamente a ciò che avevo sperimentato.
La hafrashàt challà ci consente tuttavia di compiere un passo in più, ricordandoci che la Provvidenza Divina non si manifesta soltanto nella Sua vittoria sulle forze della natura
L'idea che l'astenersi dal mangiare carne possa esser contrario alla religione ebraica, può sembrare assurda...Si pone quindi il problema di come interpretare le direttive halachiche. In altri termini, dicono devi mangiare carne o forse puoi farlo?
Il verbo BaDàL (dividere, separare), dal quale deriva appunto il termine Havdalà, è usato per la prima volta nella Torà in Bereshìt (1, 4) in riferimento alla separazione tra la luce e il buio voluta da D-o